Cronaca

Comitati di quartiere verso il rinnovo, quattro zone al voto a metà giugno

Sorpa, il quartiere Cambonino (foto Sessa)

Sorti da un paio d’anni per avvicinare amministrazione e cittadini, i Comitati di Quartiere andranno al rinnovo dei direttivi nelle giornate dal 14 al 16 giugno. Già mobilitata la macchina delle elezioni nel Quartieri 1 (Risorgimento – Sant’Ambrogio – Incrociatello – via Sesto), 6  (Zaist – Stadio – Lucchini – Annona), 10 (Po – Parco – Canottieri – Trebbia) e 11 (Cascinetto – Villetta – Concordia). Le candidature possono essere presentate già da ora, presso l’ufficio periferie del Comune oppure diretamente presso le sedi dei Comitati.

Sono ben sedici le ripartizioni territoriali individuate dal Comune, anche se non tutte hanno attivato un Comitato. Il 13 e il 15, ad esempio, corrispondenti a Bagnara – Battaglione e alla zona compresa tra Porta Romana e largo Pagliari, sono ancora in fase di attivazione; il centro storico di Cremona non ha nemmeno un numero di attribuzione e non sembra intenzionato a dotarsi di un organismo elettivo. Situazione paradossale,visto che in centro i problemi sono numerosi, ad esempio per quanto riguarda la convivenza tra residenti e locali pubblici nelle ore serale. Oppure per le questioni legate ai parcheggi dei privati nelle aree a pagamento.

I Comitati regolati dall’amministrazione Comunale su iniziativa dell’assessore Claudio Demicheli hanno preso il posto dei comitati spontanei sorti negli anni precedenti in alcune zone sulla base di emergenze concrete. Nel quartiere Po, ad esempio, prima dell’istituzione del Comitato di Quartiere 10, era attiva una formazione spontanea che aveva il suo punto di riferimento presso l’oratorio di Cristo Re. Le elezioni che hanno portato all’attuale direttivo hanno visto la fuoriuscita di tutto il gruppo storico iniziale.

Ultimo a sorgere (e che per questo non andrà al rinnovo a giugno) è il quartiere di Cavatigozzi, frazione dove da sempre gli attivisti si sono coagulati attorno a temi forti come la contestazione dell’area industriale, il traffico sulla codognese, la necessità della pista ciclabile. L’attuale direttivo che si è costituito tramite elezioni lo scorso dicembre, vede la presenza di un consigliere comunale della lista Perri (Gabriele Romani), ma anche di attivisti ‘storici’ come Luigi Frigoli. Di sicuro, in questo caso, la presenza di un Comitato istituzionale ha contribuito a raffreddare gli animi su una questione delicata come quella della convivenza con l’acciaieria.

Ci sono poi comitati molto polemici, come quello di san Felice, che sta contrastando duramente il Comune per la realizzazione del sovrappasso sulla linea ferroviaria e la chiusura dell’accesso alternativo alla via Postumia da via san Savino e quelli molto attivi sulla promozione della vita del quartiere, com il quartiere 1 di S. Ambrogio.

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