Cronaca

Nuovi centri commerciali, Udc: 'Sicuri che sia d'accordo tutta la maggioranza?'

foto Sessa

Nuove aree alla media e grande distribuzione? L’Udc cremonese esprime fortissime perplessità: “Sarebbe ipocrita – scrive in una nota la segreteria cittadina – dimostrare preoccupazione per la perdita di vitalità del centro storico e per la continua moria degli esercizi commerciali tradizionali, parte importantissima del tessuto vitale di ogni città, se contemporaneamente si desse ulteriore spazio a piccoli e grandi centri commerciali che andrebbero ad aggiungersi ai numerosi già sorti nella prima periferia nel corso degli ultimi anni. Questi centri commerciali sono uno dei fattori che strozzano il centro storico. Ma siamo sicuri che tutta la maggioranza di centro destra di Cremona sia d’accordo con il destinare alla media distribuzione parte della enorme area fabbricabile in prossimità di San Felice? Possibile che gli errori delle precedenti maggioranze di Sinistra non abbiano insegnato nulla agli attuali amministratori? C’era la speranza che la giunta Perri interrompesse il circolo vizioso innescato dal sinistro permesso per la costruzione di Ipercoop CremonaPo, fatto di ricorsi, di altri permessi per piccola e grande distribuzione nella prima periferia e di conseguente asfissia del nostro centro storico, chissà se ha ancora senso quella speranza?”
“Il fatto che amministrazioni di Comuni confinanti con Cremona – continua l’Udc – anche di colore politico differente, continuino a concedere ampliamenti delle aree destinate alla grande distribuzione (ci riferiamo soprattutto a Gadesco P.D. con il raddoppio di Cremona 2), non deve essere una scusa per seguirle sulla stessa strada: l’Amministrazione Comunale cremonese deve cercare urgentemente il confronto con le amministrazione dei comuni vicini, anche attraverso la mediazione della Provincia, per coordinare l’uso e la destinazione delle varie aree edificabili poiché è evidente che le scelte di ogni amministrazione hanno ripercussioni sui comuni limitrofi; se queste amministrazioni si sottraessero al confronto, il loro comportamento andrebbe “denunciato” pubblicamente affinché i cittadini cremonesi possano valutare le reali responsabilità dei vari amministratori riguardo alla gestione del territorio”.
“Ci rendiamo perfettamente conto – concludono – che, dato il contesto economico attuale, i commercianti, come anche altre categorie economiche, si scontrano con una crescente difficoltà nel gestire le proprie attività; non vogliamo attuare una difesa d’ufficio che viene fatta molto più efficacemente e propriamente dalle associazioni di categoria, ma richiamare con forza l’attenzione sul corretto utilizzo degli strumenti di programmazioni urbanistica con effetti diretti sulla vita di tanti cittadini e di tante famiglie”.

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