Politica

Pdl in cerca di identità Zanibelli commissario, Marussich capogruppo?

Il sindaco Oreste Perri ha firmato oggi il decreto di nomina ad assessore di Federico Fasani con le deleghe dell’Urbanistica che appartenevano a Carlo Malvezzi. Contestualmente Roberto Nolli, nuovo vicesindaco, ha comunicato al sindaco di rinunciare all’indennità stabilita per la carica di vice sindaco in quanto ritiene congrua l’indennità prevista per la carica assessore.

Per il partito di riferimento, il Pdl,  inizia ora il percorso per cercare di tornare a vincere a Cremona il prossimo anno. Dopo il rimpasto di giunta c’è da capire cosa cambierà negli equilibri interni del secondo partito cittadino che domani (giovedi 11 aprile) vedrà riunito il coordinamento cittadino. Dopo le dimissioni di Ugo Carminati, infatti,  uscito dal Pdl per fondare “Fratelli d’Italia” a Cremona, il ruolo di coordinatore non è più stato ricoperto da nessuno né sono più state convocate riunioni del coordinamento. Sarà con ogni probabilità  Francesco Zanibelli a prendere il suo posto. Per il momento rivestirà il ruolo di commissario del coordinamento cittadino, come richiestogli, sulla base dello Statuto, dal coordinatore provinciale Luca Rossi. Zanibelli, che è assessore ai Lavori Pubblici in Comune, pare disposto ad accettare anche se senza eccessivi entusiasmi, considerati gli impegni amministrativi.

C’è poi la questione delle sostituzioni a catena che si impongono nella macchina comunale. Federico Fasani dovrà lasciare il posto di capogruppo nel Pdl, probabilmente gli subenterà la prima dei non eletti, Chiara Beccari, oppure, in caso di sua rinuncia Alessandro Zorza o Nicola Centofanti (avevano lo stesso numero di preferenze). Il punto sarà la scelta del capogruppo. Domenico Maschi, ex An, predecessore di Fasani nel ruolo consigliare, sembra fuori gioco, a meno che la sua vicinanza al neo – vicesindaco Nolli gli possa giovare. Pare tuttavia che ad avere più chance di diventare capogruppo sia Mirella Marussich, una delle ‘laiche’ del Pdl, passata indenne dallo scandalo dei falsi matrimoni. Sarebbe lei la più idonea a ricoprire il ruolo: non ciellina né ex aennina, in grado di dialogare con entrambe le componenti del partito. Maschi, sebbene senza un ruolo istituzionale di primo piano, sarebbe però il garante dei consiglieri vicini a Nolli, quelli che, in caso di nuovi problemi in maggioranza, voterebbero per il vicesindaco: ossia gli ex An Panvini, Grignani, Ventura, oltre ai consiglieri ‘amici’ Ferdinando Quinzani e ad alcuni membri del Misto. Un’aggregazione di voti attorno a Nolli che sarebbe stata decisiva nella preferenza accordata da Perri a Nolli anziché ad Amore. E che configura, per l’attuale vicesindaco, una sorta di gruppo consigliare di riferimento.

Il Pdl, al pari di tutti i partiti tradizionali, dovrà darsi da fare anche per trovare una linea comune tra le sue diverse anime, sulle questioni più urgenti per la città e la provincia. Un esempio fin troppo banale: la diversità di vedute sulla questione del Museo del Violino. Più che scontata ad esempio, l’assenza “strategica” di Carlo Malvezzi dal consiglio provinciale di domani sul voto per lo Statuto della Fondazione Stradivari. L’ex vicesindaco è mancato tante volte in questi quattro anni  dalle riunioni  in Provincia (dove siede tra i consiglieri Pdl), difficilmente ci sarà domani, quando dovrebbe votare in probabile dissintonia con quanto avvenuto in Comune.

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