Dossier immigrazione: quasi 3mila irregolari in provincia Solo uno su tre chiede la sanatoria
Quasi 3mila gli stranieri irregolari in provincia di Cremona secondo le ultime stime dell’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim) riferite al 2012. Un lieve calo rispetto all’anno prima, quando l’Orim parlava di 3300 persone in questa condizione (un calo è stato registrato anche a livello lombardo: da 116mila a 96mila circa). Paesi d’origine? In prevalenza quelli dell’Europa centro-orientale, dell’Africa o dell’Asia, a forte pressione migratoria. I dati arrivano dai complessi calcoli del più recente rapporto che si occupa proprio di immigrazione, diffuso qualche giorno fa. Diversamente da altre esperienze di contrazione del fenomeno, normalmente legate a interventi normativi, questa diminuzione appare legata alla crisi: è infatti “quasi integralmente spiegabile da una caduta della forza attrattiva dei flussi dovuta alle note difficoltà di ordine economico e occupazionale”. Al 1° luglio 2012 i tassi di irregolarità oscillano fra il 10% (Milano) e il 6% delle province di Pavia e Cremona.
L’Osservatorio mette poi in relazione i suoi risultati con quelli della procedura di “Emersione dell’irregolarità giuridico-amministrativa e lavorativa degli immigrati” dello scorso ottobre (in parole povere la sanatoria decisa per regolarizzare la posizione di chi era impiegato in qualche mansione). Vengono comparate le domande presentate e il numero di stranieri privi di autorizzazione al soggiorno: “Da tale confronto sembra potersi affermare che, nel complesso, meno di due quinti degli stranieri illegalmente presenti in Lombardia avrebbe aspirato a fruire del provvedimento”. In assenza di numeri precisi, questa è la stima che più si avvicina alla realtà. Considerando infatti le difficoltà nella quantificazione degli irregolari ma soprattutto l’esistenza di diverse tipologie di domande per l’iter di regolarizzazione di ottobre (più semplicemente: la sanatoria era rivolta principalmente ai clandestini ma non solo), le percentuali ricavate dall’Orim nelle diverse province possono essere definite ottimistiche.
“La media regionale – sostiene il rapporto – è innalzata dal dato milanese (che comprende il territorio di Monza-Brianza), rispetto al quale la percentuale di irregolari ‘potenzialmente sanati’ raggiungerebbe il 44%. Le restanti province lombarde si collocherebbero sotto il 40%”. “La quota di beneficiari – sottolinea lo studio – è stimata nel 38% per quanto riguarda le aree di Mantova e di Bergamo, nel 35% per Brescia, e nel 32% per Cremona, mentre le altre realtà provinciali verrebbero a collocarsi attorno o al di sotto del 30%. In particolare, le province di Lecco, Pavia, Lodi e Varese hanno invece un tasso di eventuali beneficiari del provvedimento che sarebbe pari al 29-30% degli irregolari, mentre quelle di Como e di Sondrio raggiungerebbero, rispettivamente, solamente il 26% e il 23%”.
m.f.
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