Cronaca

Cultura, intervengono grillini: 'Altrove porta vantaggi, qui viene umiliata'

‘La cultura questa sconosciuta’. Il gruppo di lavoro Cultura del MoVimeno 5 Stelle Cremona ha prodotto un documento sui tagli ipotizzati in Comune che coinvolgerebbero il Festival di Mezza Estate ed altri eventi e sulla riduzione dei contributi già prevista nel bilancio di previsione 2013 (che sarà votato l’11 aprile dal consiglio). “Vale la pena ricordare – scrive il gruppo di lavoro dei grillini – che nel 2012 gli stipendi dei dodici dirigenti (più uno aggiunto di rincorsa, per il fondamentale raddoppio della Paullese!) della Provincia di Cremona si assestano su circa un milione e duecentomila euro. La Cultura, quindi, con costante miopia non viene percepita come risorsa per fare impresa, ma come un contenitore informe dove destinare ciò che rimane da ben altri sperperi”.
“Come commentare dunque le strategie di rilancio turistico della città? – scrivono i 5 Stelle cremonesi – Non capiamo l’entusiasmo nelle dichiarazioni dell’assessore De Bona sulla messa in funzione di dispositivi pubblicitari touch-screen presso l’Aeroporto di Orio al Serio (noto snodo internazionale superfrequentato), o addirittura sulla collocazione in Autostrada di cartelli informativi (idea originale e nuova, già in voga ai tempi del Musichiere) che facciano conoscere Cremona e le sue bellezze. Non si è colpevolmente capito che la Cultura si fa attraverso una città che offra eventi degni di tal nome, che muova gente, che insomma sia viva, non narcotizzata dall’assenza di iniziative, da diktat sulla giusta musica da eseguire nei locali per non turbare una volta o due all’anno il sacrosanto riposo dei residenti (la deroga è prevista, tuttavia, per un ristrettissimo e privilegiato numero di manifestazioni “amiche”, tipo Corde dell’Anima, Festa di CL o concerti organizzati da munifici maggiorenti). La Cultura porta vantaggi, anche economici, ed anche notevoli; qui invece con masochistica insipienza, essa viene tagliata ed umiliata. I luoghi ad essa deputati sono cancellati e sviliti, come nel caso del Cinema Tognazzi, destinato forse a diventare un comodo parcheggio per una città silenziosa e vuota. Carmina non dant panem, sed parcheggium”.

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