Cronaca

Ex Inam, se ne vanno anche i dentisti ma il palazzone non è ancora libero

E’ atteso per giugno il trasferimento dei tre dentisti degli ex Poliambulatori di Viale Trento e Trieste nei nuovi spazi allestiti presso l’Ospedale Maggiore. La data ufficiale non è ancora uscita, ma sono ormai quasi terminati i lavori di adeguamento di un reparto dismesso dell’ospedale dove saranno trasferiti studi e macchinari.  Si aggiunge così un altro tassello dell’opera di completa dismissione del presidio ospedaliero al centro delle polemiche un paio di anni fa, per la decisione del direttore generale Simona Mariani di chiudere tutti i servizi presenti nell’ex Inam. Motivo: l’eccessivo costo di mantenimento di una stuttura che già negli anni precedenti aveva subito progressivi ridimensionamenti di servizi.

Lo scorso ottobre se ne sono andati  gli ambulatori per i prelievi di sangue e quelli di cardiologia, traferiti in via Dante di fianco allo studio associato dei medici di famiglia. Ma non c’è ancora una soluzione definitiva per l’ambulatorio di Medicina dello Sport. Struttura diversa dalle altre che hanno via via lasciato il palazzone, con personale dell’Azienda (oltre ad un medico specialista non dipendente) e che per la peculiarità delle prestazioni svolte, di tipo preventivo, ben difficilmente potrebbe integrarsi in una struttura ospedaliera per acuti come l’Ospedale Maggiore. All’epoca dell’inaugurazione del punto prelievi di Via Dante il d.g. Mariani parlò di accordi in corso con l’Asl per l’utilizzo di alcuni spazi all’interno della palazzina di via Santa Maria in Betlem, dove si trova il servizio di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, ma pare che il trasferimento non potrebbe avvenire senza un intervento di ristrutturazione che lo renderebbe antieconomico. Agli albori dell’operazione di chiusura dell’ex Inam si parlò anche di un trasferimento nell’area del monoblocco ospedaliero, idea anch’essa non percorribile. Altra ipotesi presa in considerazione, l’utilizzo di uno dei piani non utilizzati dello stesso palazzo ex Inam, lato prospiciente viale Trento e Trieste. Al terzo piano si trova da qualche anno il Centro Psico Sociale, gestito sempre dall’azienda ospedaliera, ristrutturato dopo il trasferimento da via Ghinaglia. Ma la gran parte di questa porzione di immobile resta uno scatolone vuoto. Anche in questo caso, però, come per Santa Maria in Betlem, la ricollocazione di Medicina dello Sport richiederebbe interventi di adeguamento piuttosto pesanti.

La partita dunque resta aperta. L’azienda ospedaliera ha bisogno di liberare completamente lo stabile per potervi insediare, come più volte dichiarato, i corsi universitari per le professioni sanitarie dell’Università di Brescia, che da sempre si svolgono in viale Concordia. A meno che questi possano convivere con Medicina dello Sport, che attualmente occupa solo una parte millesimale del grande palazzone dell’ex Inam.

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