Via Persico, addio al passaggio a livello, ma bar e negozi attendono perplessi
Non è come a San Felice, dove il comitato di quartiere ha raccolto quasi 600 firme contro il sovrappasso ferroviario, ma anche in via Persico spuntano le perplessità di residenti ed operatori commerciali in vista dell’affidamento dei lavori per la realizzazione del sottopasso. Qui sono le (poche) attività economiche rimaste a temere gli effetti negativi del calo di passaggio automobilistico derivante dalla nuova viabilità. Se infatti l’obiettivo del progetto Comune – Provincia – Rfi è quello di razionalizzare il traffico con una nuova rotatoria in via Persico, tra via Gallazzi e via dell’Annona (oltre che in via Brescia tra via Gallazzi e via Vecchia Dogana) i due bar che si trovano a pochi metri di distanza dal passaggio a livello temono di perdere la clientela di passaggio che oggi può fermarsi per una breve sosta a lato strada. “Ho parlato con i tecnici del Comune e credo che ci incontreremo ancora” ci spiega Fabrizio Carnevali, titolare del bar Ranch. Voce pacata, nessun intento polemico, ma molte perplessità”. “Sono vent’anni che lavoro qui – ci spiega – ormai siamo rimasti sempre meno, io e l’altro bar siamo una sorta di fort Apache. I miei dubbi in Comune li conoscono già. Io vivo anche del passaggio veicolare e la modifica della viabilità avrà affetti negativi sulla clientela occasionale. Avrò diritto al palliativo della riduzione delle tasse, ma dovrò giustificare il calo degli introiti come ricevitoria, perchè ho dei budget minimi da rispettare e se vado al di sotto mi tolgono la licenza”. Una data di inizio lavori peraltro non c’è ancora, perchè la gara d’appalto è in corso; a fine mese scadono i termini di presentazione delle offerte e i lavori dovranno essere consegnati entro il mese di agosto.
“Quello che mi stupisce è che i quartieri 5 e 6 abbiano accettato così tranquillamente queste opere. In particolare, la zona degli ex Magazzini Generali, si troverà chiusa tra due sottopassi e senza la presenza di servizi”, afferma il titolare.
Appena dopo il passaggio a livello andando verso la tangenziale, la palazzina di sinistra è ormai rimasta priva di affittuari a pian terreno. C’erano un’antiquario e un negozio di sport. Da metà marzo questo si è trasferito in viale Trento e Trieste, nei pressi di porta Venezia: tra i motivi ci sarebbe anche la prospettiva del lungo cantiere con conseguente riduzione degli affari. Anche una parrucchiera che ha attività nelle vicinanze starebbe pensando di andarsene.
In effetti, il presidente del quartiere 5 S. Bernardo – Borgo Loreto non evidenzia criticità particolari emerse tra i residenti nelle occasioni in cui è stato presentato il progetto. “Teniamo presente che queste barriere ferroviarie si alzano e si abbassano più o meno cinquanta volte al giorno”, afferma Franco Nicolini. Sabato prossimo, 6 aprile, si terrà un’altra assemblea e l’aggiornamento sulla situazione sottopassi sarà solo uno – non il primo – argomento all’ordine del giorno. Nicolini parla del disturbo arrecato dalle code delle auto il sosta, per via del rumore e dell’inquinamento atmosferico. Ma il titolare del bar Ranch nota un fenomeno degli ultimi anni: “Direi che il traffico è diminuito in questi ultimi tempi. C’è meno gente in giro, credo anche per via della crisi; mi pare che il problema delle code fosse più evidente in passato”.
L”impressione girando per via Persico è che nessuno saluti come un grande evento epocale la realizzazione di un’opera che dovrebbe finalmente risolvere l’annoso problema dell’ingresso da nord alla città. Mentre in via Persico l’eliminazione del passaggio a livello comporterà anche importanti modifiche viabilistiche, con la realizzazione della rotatoria e la creazione di spazi verdi intorno ad essa, in via Brescia il problema sarà un altro, ossia la pendenza ripida del sottopasso dovuto alla mancanza di sufficiente spazio. Il progetto qui è condizionato dalla presenza dell’edificato esistente e soprattutto da due manufatti idraulici sotterranei che confluiscono uno nell’altro proprio in corrispondenza dell’ambito interessato (Cavo Robecco e Cavo Cerca). Il manufatto rettangolare in calcestruzzo armato del Cavo Robecco è posizionato parallelamente alla via Brescia e sottopassa la ferrovia con un’opera in muratura. Il manufatto del Cavo Cerca poi interseca perpendicolarmente via Brescia a circa 45 metri dal binario. Tutte situazioni che imporranno ai progettisti interventi di misura. Da via Brescia non potranno più transitare mezzi che oltrepassino una certa altezza; la strada urbana di quartiere che ne deriverà avrà larghezza di 5.50 m ed una pista pedonale da 1.50 m, per un ingombro totale pari a 7.00 metri. Più ampio il sottopasso di via Persico: larghezza della strada pari a 7.50 m, pista ciclabile da 2.50 m, per un ingombro totale di 10 metri.
g.b.
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