Pochi cremonesi alle dirette del consiglio ma c'è il limite di accessi Tegagni (M5S): 'Presto nelle commissioni' Fasani (Pdl): 'Il problema della città non è certo lo streaming'
Quanti cremonesi si sono collegati al sito del Comune per seguire il consiglio in diretta streaming? Una quindicina con picchi di 20 persone nelle ultime due sedute, le uniche in cui sono state accese le telecamere nel Salone dei Quadri dopo le richieste del consigliere Schifano dell’Idv e del Movimento 5 Stelle locale. Il servizio è in fase sperimentale e – a parte qualche articolo sui giornali cartacei e on-line – non è stato molto pubblicizzato. Sul sito del Comune si fa fatica a trovare il link per arrivare alla pagina della diretta web. E i numeri degli accessi simultanei sono vincolati: “in questa fase possono utilizzare il servizio solo venti utenti simultanei – si legge sul sito – La seconda fase, a fronte di una analisi della sperimentazione in atto permetterà l’accesso allo streaming senza limitazioni”. In più, questa prima versione di diretta streaming (messa in piedi da Aemcom con tecnologie già a disposizione per limitare i costi) non è disponibile per tablet o cellulari. Difficile, dunque, dire per ora se i cremonesi si siano già appassionati alle sedute di consiglio, se il servizio avrà in futuro un effettivo riscontro. “Insisteremo per allargare il limite degli accessi entro un paio di settimane – ha detto Alessandro Tegagni del Movimento 5 Stelle – Serve una pubblicizzazione maggiore dell’iniziativa. Ad aprile chiederemo la diretta anche per le commissioni”.
“E’ uno strumento che facilita la partecipazione dei cittadini – ha dichiarato Federico Fasani, capogruppo del Pdl – ma non so se è necessaria una maggiore pubblicizzazione, anche perché se la cittadinanza è interessata può già assistere a consigli e commissioni. Io stesso ho fatto commissioni affollatissime. Credo comunque che il problema della città di Cremona adesso non sia certo quello di pubblicizzare lo streaming”.
“Bisogna capire quali sono gli accessi senza le limitazioni e potenziare la piattaforma – ha commentato Alessia Manfredini del Pd – Noi siamo favorevoli a tutto ciò che è utile per la trasparenza. Non solo, proporremo di fare le sedute di consiglio alla sera per consentire la maggiore partecipazione di consiglieri e cittadini che lavorano, compatibilmente con le spese per il personale, e cercheremo di introdurre il question time, sedute con interrogazioni specifiche su temi urgenti e risposte rapide e immediate da parte della Giunta”.
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