Cronaca

Scontro sul commercio 'Veti e fondi persi' 'Accusa falsa e fuorviante'

Centomila euro persi. Questa la dura denuncia di Rossella Spada, presidente di Fondo Formazienda, nei confronti dei comuni di Crema, Cremona e Casalmaggiore, rei, in un periodo di grave crisi, di aver rinunciato alle risorse messe a disposizione per la formazione di almeno 180 dipendenti di una cinquantina di aziende del territorio.

Le risorse messe a disposizione dei distretti del Commercio di Crema, Cremona e Terre Casalasche avrebbero dovuto, come da accordo tra tutti i soggetti interessati, essere utilizzate per progetti formativi funzionali a Expo 2015, con priorità verso il mondo dell’accoglienza turistica. A organizzare i corsi Reidustria, che aveva desitanto i corsi a dipendenti, apprendisti, cassintegrati, lavoratori in mobilità e collaboratori a progetto. Ma qualcosa è andato storto, anche per via dei veti di Confcommercio e Confesercenti secondo l’accusa.

Come denuncia Rossella Spada, questo «si traduce nella “perdita” di 100.000 euro destinati al territorio cremonese in un periodo in cui tutti sono chiamati a valorizzare al massimo ogni opportunità per sostenere le imprese. Il Comune di Cremona, capofila del Distretto denominato “Un Salotto per Cremona”, destinatario di circa 55.000 euro, ha comunicato in data 11 marzo  di rinunciare a questa opportunità “essendo venuta meno l’indispensabile adesione unanime da parte delle Associazioni di categoria”», spiega Spada.

Idem il comune di Crema,  capofila del Distretto denominato “Centro Storico: il naturale e qualificato centro commerciale di Crema”, destinatario di circa 26.000 euro, ha comunicato lo scorso 13 marzo di “scorporare la proposta dalla progettualità del distretto per i chiari pareri ostativi di Confcommercio e Confesercenti”». Questo è quanto è stato comunicato dall’assessore al Commercio di Crema, Morena Saltini.

Non è andata meglio a Casalmaggiore, capofila del Distretto denominato “Distretto del Commercio delle Terre Casalasche”, destinatario di circa 19.000 euro che  non ha formalizzato alcuna proposta di utilizzo delle risorse.

«Tali provvidenze avrebbero consentito ad una cinquantina di imprese del territorio cremonese di formare 180 addetti attraverso azioni formative mirate a sviluppare le loro competenze e ad offrire nuove opportunità di lavoro. Lo scenario che si è determinato lascia perplessi e increduli; in questo panorama ritengo doveroso evidenziare la valida collaborazione instaurata con Reindustria che ha mostrato grande sensibilità e professionalità da spendere a favore delle imprese del territorio cremonese», scrive la presidente di Fondo Formazienda.

AGGIORNAMENTO – CONFCOMMERCIO E CONFESERCENTI:
“ACCUSA FALSA E FUORVIANTE, FORZATURA DI FORMAZIENDA”

Accusa falsa e fuorviante. E’ la risposta congiunta di Confcommercio e Confesercenti all’accusa. “Quella di Formazienda è una forzatura, così come appare una strumentalizzazione inopportuna l’aver voluto riaprire la questione dopo che era già stata affrontata dalle cabine di regia di Cremona e Crema”. Ecco, di seguito, la nota ufficiale completa.

L’accusa a Confcommercio e Confesercenti di aver provocato la perdita di centomila euro per i distretti del commercio è del tutto falsa e fuorviante. Quella di Formazienda è una forzatura, così come appare una strumentalizzazione inopportuna l’aver voluto riaprire la questione dopo che era già stata affrontata dalle cabine di regia di Cremona e Crema. Occorre dunque una puntualizzazione. Formazienda può, senza approvazione del distretto, organizzare i percorsi formativi, rendendo disponibili per le imprese i fondi, senza che vada perso neppure un centesimo. Anzi avendone ancora maggior evidenza. Altrettanto faranno gli altri fondi interprofessionali For.te e Fonter, espressione rispettivamente del sistema Confcommercio e Confesercenti e dei sindacati CGIL, CISL e Uil. Per tutti, infatti, la formazione è parte integrante della mission associativa e rappresenta uno dei punti caratterizzanti del loro impegno. Così come non si possono dimenticare i corsi proposti dalla Camera di Commercio.
Vogliamo richiamare l’attenzione sui compiti dei distretti: promuovere la città e il territorio in ambito commerciale e turistico. In questa mission non rientra certo l’impegno a sostenere le iniziative di una singola realtà, per di più a discapito delle altre. Anche perché per seguire i corsi sarebbe stato necessario iscriversi a Formazienda. Per queste stesse ragioni sorprende che Reindustria, società espressione del mondo associativo e partecipata dal Comune di Cremona e dalla Camera di Commercio, si sia prestata a sostenere questa operazione, in quanto non rispettosa delle attività svolte dalle diverse realtà associative presenti nel distretto.
Sono i motivi per i quali Confcommercio e Confesercenti hanno ritenuto inaccettabile la proposta formativa formulata da Reindustria e Formazienda. Ribadiscono, comunque, la propria disponibilità a collaborare per iniziative formative a favore delle imprese commerciali della provincia di Cremona, a condizione che vengano riviste le modalità di partecipazione. In particolare chiedono che venga eliminato ogni vincolo di esclusiva favore di Fondi o Associazioni e sia così rispettato il ruolo e la funzione di ciascuno dei soggetti aderenti al Distretto. Infine invitano tutte le realtà associative e gli enti a non perdere mai di vista l’obiettivo condiviso di valorizzazione del territorio, senza subordinarlo ad interessi particolari. Perché, in questo modo, diventa difficile proseguire in un cammino comune.

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