Cronaca

Mentre l'Arpa chiude, all'Asl il lavoro aumenta e c'è carenza di personale A pagamento una parte delle analisi commissionate dall'Asl di Bergamo

Mentre si smantella il dipartimento Arpa di Cremona, con il trasferimento del laboratorio analisi a Brescia, c’è sempre più lavoro per il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Asl, che da quest’anno ha deciso di farsi pagare come extra, ossia di trasferire in “area a pagamento”, alcuni dei servizi che sta svolgendo per l’Asl di Bergamo, per un valore di 25.000 euro. Lo si apprende da una determina del direttore generale Asl Gilberto Compagnoni, sulla base delle constatazioni dei carichi di lavoro gravanti sul laboratorio cremonese. Il personale è già al limite della propria capacità e da circa un anno un tecnico è assente. Il Laboratorio svolge molteplici funzioni: dal 2009 è stato autorizzato all’effettuazione delle ricerche di sostenze supefacenti in materiali biologici, a cui si sono aggiunte altre classi di stupefacenti in urina, capelli e, dal gennaio dello scorso anno, il dosaggio di etanolo nel sangue. Questo tipo di analisi viene svolto non solo per attività istituzionali proprie dell’Asl, ma anche su richiesta di Prefettura, Procura, Nas, Tribunale, oltre che per le aziende ospedaliere della provincia.

A questi carichi di lavoro, che sono andati aumentando negli anni, si è aggiunto dal 2012 un’ulteriore serie di analisi effettuate per l’Asl di Bergamo attraverso una convenzione con Asl Brescia. Fatto che, si legge nella determina, “ha prodotto per l’anno 2012 e produrrà anche per l’anno 2013 un carico di lavoro fortemente impattante sull’organizzazione del Laboratorio di sanità pubblica, in considerazione dell’elevato numero di campioni che verrà consegnato (stimato in circa 80 campioni alla settimana per analisi di screening e circa 30-40 alla settimana per analisi di conferma)”. Le analisi tossicologiche in questione, particolarmente delicate perchè hanno una valenza medico legale, richiedono tempo e persone specificatamente dedicate: in altri termini, il problema del personale si fa sentire, nonostante l’incremento, dal 2011 di due unità destinate alle “nuove attività di determinazione dei prodotti fitosanitari nelle acque destinate al consumo umano” che l’Asl cremonese svolge anche per conto delle aziende di Mantova, Vallecamonica – Sebino e Lecco.

Di qui la decisione di trasferire nell’area delle prestazioni a pagamento almeno una parte dei lavori svolti per l’Asl di Bergamo, quella relativa alle analisi tossicologiche, per un valore di circa 25mila euro. Da notare che l’intera l’attività di tossicologia svolta dal laboratorio cremonese ha un valore preventivato per il 2013, di 380mila euro, di cui circa la metà per campioni inviati dall’Asl bergamasca.

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