Bordi: 'Differenziata al 100% entro giugno' Microchip per controllare i rifiuti prodotti In Comune si lavora al regolamento
L’obiettivo è raggiungere il 100% di raccolta differenziata, in città, entro il 30 giugno. Una sfida non da poco, visto che ad oggi a Cremona realizziamo a malapena un terzo di differenziata secco / umido. Ma per l’assessore all’Ambiente Francesco Bordi si tratta di un “must” da perseguire ad ogni costo. “Stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo in tempi stretti, ho chiesto entro il 30 di giugno. E poi ce lo impone la Tares”, afferma, citando la nuova tariffa sui rifiuti che dal 1 gennaio ha sostituito la Tarsu. Il nuovo sistema, che gli uffici comunali stanno costruendo in questi mesi, impone il 100% di copertura dei costi del servizio da parte degli utenti, a differenza di quanto avviene oggi (con la Tarsu a Cremona si copre circa l’80%, il resto lo integra l’ente locale. La Tares sarà modulata al proprio interno a seconda di vari fattori, tra i quali anche la diligenza nel dividere rifiuti secchi da umidi (ed entrambi dai rifiuti indifferenziati). Il sistema che potrebbe venire adottato (e che sarà il consiglio comunale dover approvare tramite regolamento) ci viene spiegato da Bordi. “Ci sono vari modi per individuare la produzione individuale o familiare di rifiuti. Ad esempio tramite pesata o, più spesso, tramite svuotamento, ossia il numero di sacchi di indifferenziata che vengono ritirati dal gestore. Supponiamo che una famiglia di tre persone abbia diritto a venti svuotamenti. Attraverso i sacchi col trasponder (microchip), chi ritira i rifiuti sarà in grado di controllare se, a fine periodo, quella famiglia avrà ecceduto nella produzione di rifiuti oppure al contrario se sarà riuscita a ridurli. La tariffa aumenterà o diminuirà a seconda dell’aumento di differenziata che quella famiglia sarà riuscita a produrre”.
Una vera rivoluzione dunque e perdipiù in tempi brevissimi. L’accprdo con Aem c’è già e sembrano superate anche le ataviche difficoltà della raccolta differenziata porta a porta che nei centri urbani consistono nel far entrare i camioncini della spazzatura nei cortili e nelle cantine dei condomini. A questo scopo l’Azienda dovrà mettere in conto l’acquisto di nuovi mezzi per la raccolta. L’inevitabile aumento del costo del servizio sarà pagato per l’appunto dalla tariffa, sempre col meccanismo premiante per chi differenzia. Il 2013 sarà un anno di transizione, la Tares che andremo a pagare quest’estate sarà basata su simulazioni che il Comune sta effettuando sullo “storico”. Ma dal 2014 l’ente locale dovrebbe avere tutti i dati necessari per costruire una tariffa veramente equilibrata. Quest’anno insomma, servirà a capire esattamente in quale misura le due macro categorie di produttori (rifiuti domestici e non domestici) riescono a differenziare. Nelle prossime settimane maggiori dettagli verranno presentati alla commissione consigliare Ambiente. Che non sia fantascienza lo dimostra il fatto che alcune città hanno adottato da tempo il sistema del microchip, come Trento e Bolzano.
g.b.
© RIPRODUZIONE RISERVATA