Cronaca

Il fiume “perde pezzi” fra Cremona e Lodi: rapporto del Parco Adda da Rivolta al Po

Alcuni tratti delle rive dell’Adda stanno crollando. Fra le province di Lodi e Cremona, lungo il tratto che da Rivolta al Po, passando per Spino, Lodi, Pizzighettone e Castelnuovo, si sono verificati cedimenti di sponde ed erosioni di spiagge. Il quadro emerge da un monitoraggio del Parco Adda Sud realizzato grazie al lavoro del gruppo di protezione civile coordinato dal referente Antonio Locatelli.

“Durante tutto lo scorso anno – spiega Maurizio Polli, vice direttore del Parco – le Guardie ecologiche volontarie hanno effettuato dei rilevamenti da terra e dall’alveo con i gommoni registrando le variazioni che si sono verificate rispetto alle mappe in nostro possesso ed è emersa una situazione in evoluzione, con cambiamenti significativi nel percorso del fiume”.

Fra Rivolta e il ponte della strada provinciale 14 “Rivoltana” sono stati rilevati 2 punti di erosione con la sparizione di altrettanti ghiaioni e l’emersione di un terzo gerale. Dal ponte della provinciale fino alla presa del Canale Vacchelli Bocchi a Spino d’Adda, partendo dalla cascata a valle del ponte vecchio sono stati registrati 4 punti di cedimento ed erosione delle sponde. Dalla cascata di Bocchi fino al ponte della Paullese a Spino la navigazione è quasi impossibile a causa dei fondali bassi e di diversi punti di raschio, anche se non sono emersi fenomeni di cedimento.

Situazione più critica invece fra il ponte di Spino e Lodi. “In questo tratto – spiega Antonio Locatelli, il Referente del gruppo di rilevatori del Parco – abbiamo rilevato 5 punti di criticità   molto pericolosi ed estesi, con cedimenti ed erosioni, e numerosi alberi sradicati nel letto del fiume”.

Stesso quadro problematico nel tratto che va dal ponte di Lodi fino a Pizzighettone e poi fino alla cascata di Castelnuovo Bocca d’Adda, con la rilevazione di 12 punti critici con il collasso di sponde e tronchi nel fiume.

“Abbiamo ritenuto opportuno, oltre ai compiti assegnati dalla normativa, effettuare un monitoraggio delle sponde in modo da mettere in evidenza le criticità e segnalarle ai sindaci ed alle autorità competenti per le opportune verifiche ed interventi. Il risultato del monitoraggio – conclude Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud – è stato registrato sulle cartine e documentato con foto e rilevazioni scritte. Ed è la prova di quanto sia delicato e variabile il percorso del fiume, sottoposto a dinamiche idrogeologiche che nell’arco del tempo possono cambiarne sensibilmente il volto”.

Il predetto lavoro verrà periodicamente svolto dal Gruppo di Protezione Civile del Parco che anche in futuro procederà alla verifica completa dell’intero corso del Fiume Adda, segnalando costantemente le criticità agli Enti di competenza per le opportune valutazioni.

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