Regione, tre mesi per ridurre lo stipendio di consiglieri e presidente Da 9mila a 6mila e 200 euro al mese
La pacchia è finita. Il neoeletto consiglio regionale ha tre mesi di tempo per recepire la legge 213 del 2012 per la quale ha avuto una proroga essendo al voto, sul contenimento delle spese. Se non lo farà, se non darà la sforbiciata definita ai ‘rimborsi d’oro’ (una prima riduzione è stata fatta lo scorso anno) perderà l’80% dei fondi statali, ad eccezione di sanità e trasporto pubblico. Dalla prossima legislatura (non questa, la decima), dunque, stipendi ridotti. Dagli attuali 9mila euro netti al mese di media per consigliere si arriverà a 6mila e 200 euro. Una cifra tutto incluso, senza più diarie e rimborsi chilometrici, indennità di fine mandato e vitalizi, pranzi e cene di rappresentanza. Il presidente (quello dopo Maroni) prenderà al netto 7mila e 400 euro. Alche i rimborsi ai gruppi con la legge 213 subiscono una riduzione. Al massimo 5mila euro annui a consigliere a disposizione di ogni gruppo. Il Movimento 5 Stelle chiede che si faccia di più, Umberto Ambrosoli (candidato del centrosinistra e ora consiglierei opposizione) in campagna elettorale aveva optato per un’ulteriore sforbiciata a stipendi dei consiglieri (3mila e 550 euro) e a quello del presidente (5mila), il neoeletto governatore Roberto Maroni si era limitato a prospettare un intervento sui rimborsi ai gruppi, non sugli stipendi già ridotti.
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