Chiude BioEnergy Italy, innovazione sul fronte delle rinnovabili
Si è chiusa oggi la terza edizione di BioEnergy Italy, il salone internazionale delle fonti rinnovabili di energia ospitato da giovedì 28 febbraio negli spazi di Cà de Somenzi. Il quinto Conto Energia e il rinnovato scenario degli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili non frena l’interesse delle aziende agricole, dell’industria alimentare e degli amministratori territoriali per un settore che ha ancora molto margine di sviluppo. Migliaia di persone ai 35 seminari e workshop di BioEnergy: la prova di una grande sete di informazioni. Il cuore della manifestazione va oltre l’esposizione di 149 marchi da tutta Europa e delle loro proposte tecnologiche: BioEnergy Italy ha infatti proposto un ricchissimo programma di appuntamenti da tutto esaurito in grado soprattutto di proporre soluzioni all’avanguardia per sviluppare il business delle rinnovabili. “BioEnergy Italy si sta evolvendo”, ha dichiarato il presidente di CremonaFiere Antonio Piva. “Fino ad oggi era importante soprattutto capire i sistemi produttivi nel settore delle rinnovabili, ma ora bisogna andare oltre: è necessario fornire strumenti tecnici e scientifici che consentano di ottimizzare la produzione e la gestione dell’energia, e soprattutto sperimentare per trovare soluzioni sempre più efficienti”. Quest’anno sono stati proposti temi di grande attualità come la costituzione delle smart grid (le reti intelligenti di gestione dell’energia), l’utilizzo degli scarti dell’industria alimentare nei settori della farmaceutica e della cosmesi, o la produzione di energia da pollina. BioEnergy Italy ha attratto 9.884 visitatori: un numero inaspettato anche per gli stessi espositori, che si sono dimostrati particolarmente soddisfatti anche dalla loro qualità. Operatori professionali qualificati e soprattutto interessati alle soluzioni proposte.
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