Sparì ponteggio dal cantiere: assolto, querela tardiva
E’ stato assolto per difetto di querela, sporta fuori tempo massimo, l’amministratore unico di Tecno Costruzioni srl, società di costruzioni di Roma, a processo a Cremona per il reato di appropriazione indebita. Per l’accusa, si era appropriato di 1.030 metri quadrati di ponteggio che era stato chiesto a noleggio per 40mila euro alla ditta di restauro Restauro Arte di Monza per portare a termine lavori di ristrutturazione a palazzo Brunenghi, sede della biblioteca comunale e del museo civico di Castelleone. Durante i lavori, iniziati a metà settembre del 2007 e terminati ad ottobre del 2008, i rapporti tra le due società si erano deteriorati, al punto che la società romana aveva cessato di effettuare i pagamenti a quella di Monza, che vanta un credito maturato di 19mila euro. Il ponteggio era stato smontato e lasciato in cantiere in attesa di essere restituito all’azienda monzese. Invece è scomparso e non è mai stato ritrovato. La scorsa udienza in aula era stato sentito il direttore tecnico della Tecno Costruzioni, che aveva riferito che “in quel cantiere, chiuso con lucchetti e catene, era accaduto che entrassero non addetti ai lavori”, e soprattutto che “erano presenti altre ditte. Quella dei serramenti è stata l’ultima a rimanere lì”. Finiti i lavori, l’ingegnere aveva dato le dimissioni, perché la Tecno Costruzioni, che non aveva più pagato le rate alla Restauro Arte, “non ha più pagato neanche me”. La querela, però, come ha sottolineato anche il legale dell’imputato, l’avvocato Elena Pisati, è stata sporta il 17 luglio del 2009, fuori tempo massimo rispetto ai termini di legge.
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