Cronaca

Polo delle tecnologie: nove aziende pronte ad insediarsi, ma quando?

Da anni si parla del Polo delle tecnologie, ovvero di una sede per le aziende che si occupano di information technology, che sia anche centro per il telelavoro e incubatore di imprese. In Commissione Vigilanza la verifica sulla situazione del progetto condotto in sinergia con la cremonese Aemcom e il Politecnico di Cremona per didattica e ricerca. Il luogo è stato individuato: l’area dell’ex Macello, vicino allo stadio Zini. Superfici interessate per 5/6mila metri quadrati che potrebbero ulteriormente svilupparsi per una capienza 3/4 volte superiore in caso di adesione di un numero elevato di imprese. Per ora nove aziende (Aemcom, Microdata Group, Gamm System, Csamed, Lanzoni, Next, Nweb per citarne alcune) si sono riunite in un consorzio, denominato Crit (Cremona information technology) che ha l’obiettivo della partecipazione alla creazione del Polo delle Tecnologie. “Siamo pronti ad insediarci se ci sono le condizioni”, ha spiegato Carolina Cortellini Lupi del Consorzio Crit.
Quello del Polo delle Tecnologie è un percorso che parte da lontano e che questa amministrazione ha concretizzato in una consultazione pubblica sulla riqualificazione dell’intero comparto dell’ex Annonaria, ora Cremona City Hub, entro il quale l’ex Macello si inserisce, e con un concorso internazionale di idee che ha visto vincitore lo studio Clerici-Feroldi. Ora, i nodi principali. Quello dei finanziamenti (il Comune ha partecipato al bando Aster della Regione ed entro il 30 aprile deve presentare la progettazione esecutiva per arrivare all’ottenimento di 1milione di euro da impiegare nel Polo delle tecnologie) e quello dell’accordo con le imprese interessate: trovare l’intesa tra le aziende che devono valutare la compatibilità del progetto con le loro esigenze e il Comune che deve vedere fino a che punto è disposto ad agevolare l’insediamento.
“Nel 2009 – ha detto il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Carlo Malvezzi – non c’era nulla, solo idee ed emozioni sul Polo delle tecnologie. Siamo stati noi che abbiamo iniziato a lavorare. I progetti si fanno se ci sono le aziende e sono loro che devono decidere se insediarsi lì”. “Stiamo parlando di aziende che vedono in quell’area il luogo migliore in cui insediarsi – ha detto Carolina Cortellini Lupidel Consorzio Crit – e che lavorano in un settore che è in continua crescita. Certo, se non dovesse andare in porto il Polo delle Tecnologie di Cremona il consorzio non si fermerà, anche perché per il lavoro che facciamo importa relativamente dove ci insediamo. Il contributo dalla Regione sarebbe un buon punto di partenza, insieme ad un pacchetto localizzativo adeguato”. “Una occasione tragicamente irripetibile che se la perdiamo non ricapiterà più – ha commentato Gianni Ferretti, prorettore del Politecnico Polo di Cremona – Gli studenti preferiscono iscriversi ad altre università perché dicono che a Cremona non c’è niente. Ecco, questa è l’opportunità per creare posti di lavoro e non fare emigrare i nostri cervelli”. “Le infrastrutture ci sono e anche le aziende”, ha concluso Gerardo Paloschi di Aemcom. Critiche le opposizioni sui tempi e sulla mancata programmazione delle prossime tappe. “Sarebbe folle sparare delle date – ha concluso Federico Fasani, capogruppo Pdl in consiglio – Assurdo fare gare di velocità arrivati a questo momento. Vi assicuro che nessuno ha perso un secondo e che faremo tutto nel tempo necessario”. “Vigileremo affinché l’amministrazione faccia di tutto per stringere i tempi e non perdere l’occasione”, il commento della minoranza.

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