Trascina poliziotto con l'auto, 55enne patteggia sette mesi
Davanti al giudice Letizia Platè e con il consenso del pm Fabio Saponara, Giampietro Pedrini, il 55enne di Soresina arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ha patteggiato sette mesi. E’ tornato libero. Per sfuggire al controllo, l’uomo aveva trascinato con l’auto e fatto cadere a terra un poliziotto della stradale, rifiutandosi anche di sottoporsi al test alcolemico. Pedrini, che è incensurato, ha chiesto scusa all’agente ferito. Al momento dei fatti il 55enne, difeso dall’avvocato Alberto Quaini, era ubriaco. Pedrini, che è disoccupato, dovrà anche rispondere di guida in stato di ebbrezza, e attraverso il suo legale ha già detto di essere disposto a voler convertire la pena svolgendo lavori socialmente utili . Tutto è successo nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 febbraio sulla strada per Casalmorano. Gli agenti erano impegnati nei rilievi di un fuori strada e l’automobilista, che era di passaggio, non dava cenno di volersi spostare con l’auto. Si trovava infatti in una posizionale tale da intralciare le operazioni di soccorso dei feriti. Quando uno degli agenti gli ha fatto abbassare il finestrino per chiedergli le generalità, il 55enne è sfrecciato via, trascinando il poliziotto per una ventina di metri. Fermato, ha cominciato ad inveire e a sputare contro l’agente. Sono poi arrivati i rinforzi, ma di calmarsi, l’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, non ne voleva sapere. Si è rifiutato di consegnare le chiavi dell’auto e i documenti d’identità e non aveva la minima intenzione di sottoposti al test dell’etilometro. La scena si è ripetuta anche in caserma, dove alla fine il soresinese ha potuto smaltire la sbornia. Ma non ha potuto evitare l’arresto.
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