Cronaca

Trasloca a Brescia il laboratorio dell'Arpa Cremona perde il presidio ambientale 'Cittadini preoccupati sui tempi'

Tempo di trasloco nei laboratori Arpa di via Santa Maria in Betlem. I macchinari sono stati impacchettati in attesa di essere trasferiti a Brescia. I locali stanno per essere svuotati. E’ dall’11 gennaio che il laboratorio di analisi Arpa di Cremona è chiuso, ma è in questi giorni che si sta concretamente smantellando il presidio. Il processo nell’ambito del progetto ‘Riorganizzazione della rete laboratoristica 2011-2015’ voluta da Arpa Lombardia per razionalizzare e potenziare la rete laboratoristica regionale, concentrando in sole due sedi (Brescia e Milano) tutte le analisi provenienti dai dipartimenti provinciali esistenti. I tredici dipendenti non saranno trasferiti a Brescia (non accettate le procedure di mobilità volontaria incentivata): rimarranno in città, ma non lavoreranno più alle analisi. Previsti per loro corsi di formazione per essere riqualificati e procedere a controlli in loco, ovvero alla preparazione dei campioni da inviare poi a Brescia. Dubbi da più parti sull’effettivo risparmio dell’intera operazione: il personale non è stato ridotto e i costi di esercizio sono maggiori dato che i campioni devono essere trasferiti a Brescia per le analisi. ‘Ogni campione inviato costa mediamente 160 euro per imballaggio e trasporto con un impatto significativo anche in termini di inquinamento dell’aria legato al trasporto su gomma’, aveva dichiarato nella sua interrogazione in consiglio comunale Alessia Manfredini del Pd. E preoccupazione era stata espressa anche dal sindaco Oreste Perri: “E’ indubbio – aveva detto il primo cittadino in consiglio – che con il trasferimento dei laboratori a Brescia potrebbe impoverire il territorio cremonese nel suo complesso con la perdita di una struttura che da anni offre un servizio puntuale ed efficiente non solo alla città ma all’intera provincia. La presenza sul territorio di industrie a rischio rilevante suggerirebbe la necessità del mantenimento in loco del laboratorio sia per quanto riguarda la tutela ambientale che la salute pubblica”. “Un laboratorio che chiude – ha detto il direttore dell’Arpa di Cremona Paolo Beati -, soprattutto per uno come me che è cresciuto in laboratorio, è sempre una perdita per il territorio. A me dispiace, ma sono scelte regionali in un’ottica di riorganizzazione e di risparmio”. L’altro nodo da sciogliere riguarda i tempi per le analisi. “Qualche ritardo – ha spiegato Betai – ci sarà in questa prima fase di transizione, ma una volta a regime non dovrebbero esserci problemi”. “I cittadini sono preoccupati per la tempistica – hanno commentato le consigliere democratiche Maura Ruggeri e Alessia Manfredini dopo una visita al laboratorio di Santa Maria in Betlem – Quanti giorni ci vorranno ad un privato per fare analizzare le acque del pozzo? E, poi, la chiusura del laboratorio Arpa è una indubbia perdita per il territorio che non ha più un presidio ambientale. C’è la possibilità che il territorio in eventuale situazione di emergenza e rischio ambientale non abbia le necessarie tutele e garanzie, quelle garanzie che in precedenza venivano assicurate dal costante presidio locale. Tutto questo nell’ottica di una riorganizzazione che lascia dubbi sull’effettivo risparmio delle risorse”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...