Cronaca

Disoccupati e precari, 300mila euro di incentivi per aziende che assumono

 

La presentazione dell'iniziativa (foto Sessa)

Nuove agevolazioni in arrivo per le imprese che stabilizzano i lavoratori precari o che ne assumono di nuovi, in particolare disoccupate, uomini e donne oltre i 45 anni e in mobilità, uomini over 45 disoccupati e fino a 45 disoccupati da almeno 12 mesi, precari. Ecco 300.000 euro, sotto forma di contributi alle aziende che abbiano sede o unità produttiva sul territorio provinciale: è lo stanziamento del bando di incentivi alle assunzioni proposto dall’Amminstrazione Provinciale (settore Istruzione, Formazione, Lavoro) con i contributi di Camera di Commercio, Comuni di Cremona, Crema, Casalmaggiore e Consigliera di Parità. Per il finanziamento è stato richiesto un contributo alla fondazione Comunitaria (Cariplo). Per la prima volta, oltre ad aziende, possono beneficiare anche i soggetti gestori di Rsa (tema caldissimo, vedi la Fondazione Zucchi Falcina di Soresina).

TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO MA ALMENO DI UN ANNO

Il bando, ha spiegato il funzionario Francesca Majori, si riferisce alle assunzioni, a tempo indeterminato o determinato di almeno un anno, effettuate dal 1 gennaio al 31 ottobre 2013. La Provincia mette il grosso, 215.000 euro; seguono Camera di Commercio, 53.000, Comune di Cremona, 15.000, Crema 10.000, Casalmaggiore 3.000; Consigliera di Parità, 4.000. In mattinata la presentazione da parte di Massimiliano Salini, Paola Orini (Provincia) Giandomenico Auricchio, i sindaci di Cremona Oreste Perri e Crema, Stefania Bonaldi.

NELLE SCORSE DUE EDIZIONI 237 LE PERSONE ASSUNTE

Nelle scorse due edizioni – ha ricordato Auricchio – il bando ha consentito l’assunzione di 237 persone, il 92% a seguito di stabilizzazione di precari. “Significativo – ha aggiunto Auricchio – il dato relativo al numero delle donne stabilizzate, pari al 44 %, contro il 56% degli uomini, mentre il 71% dei contratti è a tempo pieno e il 29% part time. Il 34,6% delle stabilizzazioni riguarda persone fra i 20 e i 29 anni, il 33,7% fra i 30 e i 39, il 22,4% fra i 40 e i 49 e il 9,3 oltre i 50 anni”.

Gli incentivi sono stati apprezzati in maniera pressoché uguale dalle industrie del settore manifatturiero (40,72%) e dalle imprese del commercio ristorazione servizi (42,08%); per l’11,41% da imprese edili e per il 5,79% da quelle dei trasporti. La novità di quest’anno è che al tradizionale impegno della Provincia si è aggiunto quello degli enti locali e della Consigliera di Parità (la disoccupazione femminile è drammaticamente evidenziata dalle statistiche).

GLI INTERVENTI DEI PRESENTI

Preoccupazione da parte di Salini per i segnali di scoramento che giungono dal mondo produttivo col perdurare della recessione (“diversi imprenditori meditano di chiudere anche se non sono in crisi conclamata”), mentre Perri ha auspicato politiche europee di raccordo che consentano all’Italia – e a Cremona con essa – di recuperare il gap con altre economie mondiali, in nome della certezza delle regole. “Spero, l’anno prossimo, di non dover più varare provvedimenti di tipo solidaristico. Occorre dare al nostro territorio la possibilità di correre, visto che le potenzialità le ha tutte”. Orini ha parlato delle numerose altre iniziative sul fronte lavoro della Provincia, primo fra tutti, per impegno economico, “Destinazione lavoro” (inserimento, reinserimento lavorativo e riqualificazione) mediante Dote; o il progetto di riqualificazione per diretta nuova occupazione per lavoratori provenienti da crisi aziendali che abbisognano di nuove competenze professionali da spendere nel mondo del lavoro.

In via di ultimazione, sempre a cura dell’Ufficio Lavoro della Provincia, la richiesta di finanziamento alla Fondazione Cariplo per un ulteriore contributo di 200.000 euro (progetto “Lavoro Subito”). Soddisfatti anche i sindacati, anche se permane il problema di utilizzare al meglio le risorse europee o nazionali che spesso giacciono inutilizzate. Esempio eclatante – ha detto Domenico Palmieri, segretario Cgil –  i fondi strutturali europei: 58 miliardi stanziati, solo 19 utilizzati (a livello nazionale).

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