Cronaca

Lo colpì facendogli perdere un dente: tutto falso, agente assolto

“Sono stato in ballo quattro anni, mi hanno anche congelato l’aumento di grado”. A riabilitare Azaria Varriale, 29 anni, di Caserta, agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Cremona, ci ha pensato oggi il giudice Pierpaolo Beluzzi che ha pronunciato sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”. L’agente era accusato di aver colpito sul volto un detenuto, un algerino di 23 anni, provocandogli la caduta di alcuni denti. Un episodio accaduto il 12 novembre 2008. Ad accusare l’imputato era stato lo stesso detenuto, che poi si era fatto curare dal dentista del penitenziario cremonese. Le due dichiarazioni di allora, però, sono state smentite da un testimone, un altro detenuto che al momento dei fatti stava facendo le pulizie. L’uomo ha detto di aver sentito il carcerato chiedere di poter recarsi in infermeria e di averlo sentito inveire contro l’agente, ma di non aver mai visto l’imputato sferrargli un pugno. “Con il viso il ragazzo ha sbattuto da solo contro una delle celle e ha perso un dente”. “Chi invece ha ribadito i fatti è stato il 23enne algerino, attualmente detenuto presso il carcere di Mantova. Ha ripetuto le accuse, ma è stato smentito sia dal testimone che dalle carte presentate dall’avvocato difensore Simona Bracchi, che in aula ha mostrato un certificato medico che parla di atti di autolesionismo e di disturbi della personalità, compreso un altro referto che attesta che il detenuto aveva già problemi di carattere odontoiatrico. Per l’imputato, anche il pm onorario Paolo Tacchinardi aveva chiesto l’assoluzione.

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