Le dimissioni del Papa, il vescovo Dante: 'Grande libertà interiore'
Incredulità per la notizia inaspettata, ma anche profonda serenità perchè la decisione è stata presa dopo lunga preghiera e un attento discernimento interiore. Questi i sentimenti provati dal vescovo di Cremona Dante Lafranconi dopo aver saputo della scelta di Benedetto XVI di lasciare la guida della Chiesa universale, annunciata durante il Concistoro di lunedì 11 febbraio. Il presule è venuto a conoscenza della notizia dalla radio mentre si recava a Rivolta d’Adda per visitare le Suore Adoratrici anziane ospiti della Casa «Santa Maria» e successivamente per celebrare l’Eucaristia nella Giornata mondiale del malato presso la Cappella della Casa Famiglia «Beato Francesco Spinelli». «Questo fatto – ha spiegato monsignor Lafranconi prima della Messa – ci dice che non tutti i Papi sono uguali e che anche i momenti storici sono diversi. Giovanni Paolo II ha compreso, nell’intimo della sua coscienza, di poter servire la Chiesa anche attraverso la malattia e la sofferenza; Benedetto XVI, invece, ha capito che il miglior servizio che poteva offrire alla comunità dei credenti è di lasciare il posto a qualcuno di più giovane e di più forte. La sua decisione rivela una grande libertà interiore e una profonda umiltà di cuore. Egli certamente continuerà a servire il Vangelo attraverso lo studio e la preghiera. Lo ricordiamo con gratitudine nella preghiera in questo importante momento della sua esistenza». Sabato prossimo monsignor Lafranconi, insieme agli altri presuli della regione, incontreranno, in forma plenaria, Benedetto XVI. Saranno tra gli ultimi vescovi cattolici che saluteranno Joseph Ratzinger come Successore di Pietro, dalle ore 20 del 28 febbraio egli, infatti, tornerà ad essere il cardinale Joseph Ratzinger, vescovo emerito di Roma.
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