Cronaca

Tensione Ascom-Giunta Perri, Il Comune: 'Attacco infondato Solo medie strutture per creare lavoro ai giovani'

Sopra, Malvezzi (foto Sessa)

E’ stato un vero e proprio colpo. Tensioni in Comune in mattinata dopo l’attacco dell’Ascom e del suo presidente Claudio Pugnoli alla Giunta sulla revisione del Pgt, interpretata dalla categoria dei commercianti come l’ennesimo colpo ai negozi e alle attività della città. Sotto accusa – nell’ultimo numero di Ascom Notizie – una vasta area produttiva prevista in via Mantova, all’altezza di San Felice, di 300mila metri quadrati: “Un modo semplicissimo per fare cassa introitando oneri di urbanizzazione”, ha scritto Pugnoli.
Nella mattinata riunione a palazzo Comunale con il vicesindaco Carlo Malvezzi molto adirato per l’intervento del presidente dell’Ascom. “La fase di partecipazione pubblica del procedimento di Variante generale al Piano di Governo del Territorio – si legge nella nota del Comune – è iniziata il 16 febbraio 2011 e si è protratta sino al 30 settembre 2011, come ampiamente comunicato attraverso l’affissione di manifesti, con inserzioni sulla stampa locale e sul sito istituzionale del Comune. Nel periodo sopra indicato e nemmeno successivamente, il presidente di Confcommercio Cremona non ha presentato contributi o richiesto incontri finalizzati alla costruzione della Variante generale al PGT (mentre sono stati presentati 121 contributi di cui 85 a contenuto specifico e 36 a carattere generale). In tutte le numerose sedute della Commissione consiliare Politiche Urbanistiche e Territoriali, durante le quali sono stati presentati i tre documenti che fanno parte del Piano di Governo del Territorio, non ha mai partecipato alcun rappresentante delegato dal Presidente di Confcommercio – Cremona”.
Nella Variante generale al PGT – scrive il Comune – non sono previste nuove grandi strutture di vendita o centri commerciali: è dunque completamente infondato e fuorviante il paragone con altre realtà presenti sul territorio o circostanti ad esso. Anche una superficiale lettura del documento porta a rilevare questa incontrovertibile verità. Non sono previste nuove aree commerciali, ma solo la possibilità di utilizzare a tale fine quote residuali, fino ad un massimo del 10%, dove poter aprire negozi. A fronte della possibilità di realizzare modeste superfici di vendita si accompagna l’opportunità di destinare ad artigiani ed imprenditori l’equivalente superficie di area a prezzi assolutamente concorrenziali. Questo per incrementare l’attrattività della città per nuove imprese, generando così occasioni di lavoro per i giovani. La Variante generale al PGT prevede quindi la possibilità di realizzare medie strutture in città per aumentare la capacità di attrazione del centro storico e stimolare, anche in questo ambito, la creazione di nuovi posti di lavoro. L’Amministrazione intende inoltre dare risposte concrete alla situazione di crisi attraverso lo sviluppo di pacchetti localizzativi per l’arrivo di nuove imprese, pacchetti ai quali si sta lavorando in piena sintonia con le associazioni di categoria”.
“Si ricorda infine – conclude il Comune – che nel nuovo strumento urbanistico adottato il 28 gennaio scorso, è prevista la riduzione del consumo del suolo agricolo per circa 600.000 metri quadrati, mentre per quanto riguarda il comparto specifico del terziario/commerciale la riduzione è di 11.800 metri quadrati, in controtendenza con quanto previsto negli strumenti urbanistici precedenti. Si fa presente infine che, nei giorni scorsi, il presidente di Confcommercio Cremona Claudio Pugnoli è stato contattato dall’Amministrazione Comunale con la quale ha concordato l’opportunità di approfondire i vari aspetti della Variante Generale al PGT in un incontro tecnico che si sta preparando”.

Scarica la nota del Comune

FASANI (PDL): “SBAGLIATA INTERPRETAZIONE DEL PIANO”

Prende posizione Federico Fasani, capogruppo del Pdl e presidente Commissione consiliare Politiche Urbanistiche e Territoriali: “E’ un attacco infondato. In due anni abbiamo incontrato tutte le categorie e l’unico che non si è mai presentato ai tavoli di lavoro è proprio Claudio Pugnoli”. “L’Ascom – continua il capogruppo del Pdl – ha sbagliato ad interpretare il Piano che esclude  migliaia di metri quadri di occupazione del suolo agricolo e toglie metri al residenziale e al commerciale”. E i nuovi centri commerciali di cui parla il presidente dell’Ascom? “Nessun centro commerciale – ha detto Fasani -. Oltre alla zona citata da Pugnoli in via Mantova, ce ne sono altre in cui non sorgerà nessun ipermercato, ma ci sarà la possibilità per una quota massima del 10% di costruire negozi di dimensioni ridotte, simili a quelli del centro, con però l’obbligo di realizzare piccoli insediamenti di attività artigianali convenzionate con il Comune. E’ per rendere l’area più appetibile. L’attacco di Pugnoli dimostra la scarsa conoscenza del piano da parte dell’Ascom. Spero in un incontro di chiarimento e discussione nel merito e non sui giornali”.

LEGA: “PENALIZZATO IL CENTRO STORICO”

“La revisione del PGT a cui la Lega Nord si è opposta votando contro in consiglio comunale – scrive il Commissario cittadino della Lega Nord Stefano Borghesi in una nota – prevede quindicimila metri di nuovi insediamenti commerciali all’interno di una nuova area produttiva di trecentomila metri. Ci pare evidente la volontà di trasferire il baricentro delle attività commerciali dal centro storico in questa nuova superfice e non posiamo che essere d’accordo con i rappresentanti di Ascom e Confesercenti in merito all’allarme lanciato sulla penalizzazione delle attività commerciali del centro”.

“Non riusciamo a capire come possano essere prese decisioni di una tale portata senza neppure sentire gli operatori del settore – continua Borghesi – decisioni che andranno inevitabilmente a modificare le abitudini e i consumi di un’intera città” .

“Da parte nostra abbiamo sempre sostenuto e proposto interventi per rivitalizzare il commercio nel centro storico – conclude il commissario leghista – appelli e suggerimenti rimasti sempre inascoltati dall’attuale amministrazione che, attraverso questo provvedimento, ha gettato la maschera mostrando le sue vere intenzioni. Ora se ne assumano le responsabilità”.

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