Diritti gay, siamo all'alba di una nuova era
Siamo innanzi all’alba di una nuova era per quanto concerne i diritti civili nel mondo occidentale.
Dopo la vigorosa assunzione di impegno del Presidente degli Stati Uniti Obama a favore del pieno riconoscimento di diritti egualitari per la popolazione gay e lesbica, ora anche la Francia e la Gran Bretagna stanno procedendo all’approvazione di leggi che riconoscono appieno il diritto delle persone omosessuali a veder riconosciuti in maniera paritaria i propri affetti con l’approvazione della possibilità di sposarsi e crescere bambini anche tra persone dello stesso sesso; portando a 10 il numero di nazioni europee che riconoscono questo diritto.
Indubbiamente siamo di fronte ad una evoluzione culturale che non troverà unanime consenso in tutta la società, ma è compito della politica e delle istituzioni statali mettere in campo gli strumenti adeguati per poter guidare serenamente il processo di progresso sociale, che ormai no è più rinviabile,ma che può spaventare quella parte di popolazione meno dotata delle necessarie basi culturali per comprendere la necessità di questo nuovo sviluppo umano.
All’Italia e alla politica italiana rimane sono una scelta da fare; possiamo accodarci agli altri paesi occidentali rimanendo nel club delle nazioni faro della civiltà moderna, riconoscendo parità di diritti alle minoranze e facendoci guidare nelle decisioni dagli innumerevoli studi internazionali che hanno stabilito l’assoluta ininfluenza del sesso dei genitori sulla crescita di un bambino o rassegnarci a perdere il ruolo di Paese moderno faro di civiltà, per rifugiarci nei luoghi comuni e nelle dicerie prive di evidenza scientifica che vengono usate dalla parte più retrograda e immatura della società, condannandoci all’oblio della storia.
Gabriele Piazzoni
Presidente provinciale Arcigay di Cremona
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