Crisi e imprese in difficoltà, l'indagine Auricchio: 'Situazione molto pesante'
La produzione manifatturiera cremonese nel quarto trimestre 2012: il periodo presenta dati tendenziali, vale a dire rapportati allo stesso trimestre dell’anno precedente, ancora negativi. I dati corretti per il numero di giorni lavorativi della provincia di Cremona sono generalmente poco incoraggianti e leggermente peggiori rispetto al dato regionale. Gli aumenti al di sotto del punto percentuale della domanda estera e dell’occupazione sono infatti accompagnati dalle diminuzioni su base annua della produzione, -2,2%, del fatturato (-1,4%) e degli ordini interni (-1,5%). Questa la descrizione della situazione contenuta nel dossier diffuso dalla Camera di Commercio.
I dati tendenziali lombardi – prosegue l’analisi – sono in generale sintonia con quelli cremonesi e, anche se in maggioranza negativi, mostrano comunque un’intensità decrescente rispetto al trimestre precedente: alla conferma della crescita della domanda estera (+1,1%) ed alla stabilità del fatturato, fanno da contraltare un calo dell’1,3% della produzione e dell’occupazione e un -4% degli ordini nazionali. Il dato sulla produzione industriale relativo alle variazioni tendenziali medie nell’intero 2012 e distinto per tutte le province lombarde, conferma la posizione meno sfavorevole di Cremona rispetto alla media regionale.
Produzione industriale per provincia – Media anno 2012
Variazioni tendenziali corrette per il numero di giorni lavorativi
Fonte: Unioncamere Lombardia
La produzione manifatturiera cremonese
Numeri indice destagionalizzati – base: media anno 2005=100
Fonte: Unioncamere Lombardia
Per quanto riguarda il confronto con il trimestre precedente, il dato congiunturale destagionalizzato della produzione industriale cremonese – si legge nel dossier – è sostanzialmente invariato, ma con un segno positivo dello 0,3, in miglioramento rispetto al -3,8% evidenziato nel periodo luglio-settembre. Con la produzione tornano in territorio lievemente positivo anche tutte le altre principali variabili analizzate.
La conferma dei livelli di tre mesi prima per fatturato (+0,1%) e numero di occupati (+0,3%), è accompagnata dell’ulteriore crescita dell’1,3% degli ordinativi esteri e dal ritorno del segno positivo (+2,2%) per l’indicatore della domanda interna. Il ritorno in area positiva dell’indicatore della domanda interna, dopo cinque trimestri di calo, è di buon auspicio per una ulteriore crescita produttiva nei primi mesi del 2013.
L’indagine congiunturale sul settore manifatturiero – 4° trimestre 2012
CREMONA | LOMBARDIA | |||
Cong. | Tend. | Cong. | Tend. | |
Produzione | +0,3 | -2,2 | +0,7 | -1,3 |
Fatturato | +0,1 | -1,4 | +0,6 | +0,1 |
Ordini interni | +2,2 | -1,5 | -0,4 | -4,0 |
Ordini esteri | +1,3 | +0,9 | +0,7 | +1,1 |
Occupazione | +0,3 | +0,7 | -0,0 | -1,3 |
Fonte: Unioncamere Lombardia
Riprende l’aumento dei ricorsi alla Cassa Integrazione
Dopo la pausa del trimestre scorso – va avanti il documento della Camera di Commercio – sembra invece riprendere l’aumento dei ricorsi alla Cassa Integrazione Guadagni ordinaria, non tanto in termini di ore utilizzate (ai livelli più bassi in Lombardia) quanto di imprese che ne fanno ricorso, passate dal 17 al 24% del totale.
A livello congiunturale, il miglioramento diffuso è condiviso in misura sostanzialmente analoga dall’intera Lombardia, dove la produzione, il fatturato e la domanda estera salgono tutte di un buon 0,7%, mentre frenano la caduta gli ordinativi di provenienza nazionale e tiene l’occupazione. I ricorsi alla CIG ordinaria sono ampiamente superiori rispetto al dato cremonese, visto che hanno interessato oltre il 27% delle imprese ed il 3,2% del monte ore complessivo.
Produzione industriale – Cremona, Lombardia e Italia
Indice congiunturale trimestrale destagionalizzato – base: media anno 2005=100
Fonte: Unioncamere Lombardia
La dinamica degli investimenti
L’indagine appositamente condotta riguardo alla dinamica degli investimenti realizzati nel corso dell’intero 2012 indica per il comparto industriale cremonese una diminuzione dell’1% dell’accumulazione rispetto a quella realizzata l’anno precedente. Oltre il 40% delle imprese interpellate ha investito meno di quanto preventivato. Le aspettative per il 2013 si attestano attorno ad una stima della crescita pari al 18%, determinata dal 71% di imprese che prevedono di effettuare maggiori investimenti rispetto al passato. Solo il 12% si aspetta per l’anno in corso un ulteriore ridimensionamento degli investimenti.
Nessun segnali di miglioramento invece proviene dall’artigianato produttivo che continua a presentare segni negativi, sia a livello congiunturale che tendenziale. Rispetto al trimestre scorso tutti gli indicatori, dalla produzione all’occupazione e dal fatturato agli ordini, subiscono un calo compreso tra l’1 ed il 2%. Su base annua, occupazione e fatturato calano più del 4%, mentre produzione e ordini addirittura di più del 7%.
Auricchio: “Situazione ancora molto pesante”
“La situazione della economia provinciale è ancora molto pesante, nonostante la presenza di qualche segno positivo evidenziato dall’indagine congiunturale – commenta il Presidente della Camera Gian Domenico Auricchio -. Le imprese continuano a trovare difficoltà nell’accesso al credito e la domanda interna è ancora non sufficiente a sostenere la ripresa della produzione e dell’occupazione. E’ vitale continuare a sostenere la competitività delle imprese. Non si esce da questa crisi se non sostenendo i consumi e mettendo al centro delle politiche economiche i bisogni dell’impresa, che è motore di sviluppo e di nuova occupazione. Di questo dovranno tener conto gli organi di governo, sia regionali che nazionali”.
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