Crosetto al point di Fratelli d'Italia: "Nuovo centrodestra"
Guido Crosetto al point di Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale. Nello spazio sotto la Galleria XXV Aprile è stato il giorno di uno dei fondatori del soggetto politico. Locale affollato in mattinata (tutto è iniziato alle 10,30, presenti alcuni candidati locali), breve introduzione di Ugo Carminati (che ha sottolineato l’importanza della nascita di Fratelli d’Italia) e quindi parola al parlamentare piemontese. “Abbiamo deciso di lasciare posti sicuri nel Pdl per seguire un’idea, per seguire un nuovo modo di intendere il centrodestra. Non crediamo in un partito di una sola persona”, ha detto. “Si stanno avvicinando a noi migliaia di persone in tutto il Paese”, ha aggiunto ricordando quanto accaduto poche ore prima a Palermo: “Tra chi è salito sul palco per supportare il nostro progetto, anche la mamma del bambino sciolto nell’acido dal pentito Brusca”. “L’esperienza del Pdl – è andato avanti Crosetto – finirà con le elezioni, questa è l’ultima campagna elettorale di Berlusconi. Ormai in quel partito sono rimasti solo yes-men e qualche bella donna. Noi stiamo seminando quello che verrà dopo”. Poi la questione tasse: “Limite del 40% da inserire nella Costituzione” (al point sotto la Galleria un uomo che, aderendo a Fratelli d’Italia, si è rivolto direttamente a Crosetto per parlare della chiusura della propria attività ponendo l’accento sul problema tassazione). Caso Imu: “Ieri Berlusconi ha copiato la nostra idea, anche se noi pensiamo di rimborsare con i Bot. Ricordo che sono stato l’unico nel Pdl a non votare l’Imu. Altro punto importante sulla prima casa: impensabile che sia pignorabile per una semplice multa non pagata”. Più in generale: “Oggi bisogna tornare a parlare dell’Italia vera, dDegli imprenditori, degli artigiani, degli agricoltori, dei lavoratori, coloro che creano ricchezza”.
Sul partito, queste le parole di Crosetto: “Noi siamo persone normali, con radici nel territorio. No a paracadutati, magari belli e simpatici. Abbiamo i candidati più giovani e liste pulite. Un giornale nazionale, su quest’ultimo punto, analizzando gli elenchi, ci ha messo sullo stesso livello del Movimento 5 Stelle. Ma c’è una differenza, loro hanno liste pulite perché i candidati non hanno mai fatto politica. I nostri hanno invece esperienza con la politica, almeno a livello locale, e questo significa che sono onesti”. L’alleanza con Berlusconi? “Necessaria, non vogliamo regalare un solo voto alla sinistra. Consideriamo il programma di Bersani e Vendola distruttivo. Monti? Non ne parliamo. C’era l’idea di fare qualcosa con Giannino, lui ha scelto di andare da solo. Bisogna restare in coalizione per non disperdere voti. Il nostro è un voto utile, anche per dare un segnale al Pdl. La Santanché? E’ di Cuneo, come me, ma lei si è candidata qui. C’è da dire, però, che c’è pure di peggio. Almeno lei faceva politica, non l’igienista dentale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA