Cronaca

Permessi a pagamento, 1.236 in meno Il Comune incassa oltre 200mila euro Pd: 'Soldi reinvestiti nella mobilità?'

Dal 17 settembre i permessi per la sosta e il transito nella Zona Traffico Limitato sono a pagamento. Dal 1° gennaio non sono più validi i permessi rilasciati prima del 17 settembre. Gli uffici confermano che c’é stata una forte riduzione del numero dei permessi rilasciati, a pagamento per alcune categorie: attività commerciali e artigianali (annuale da 100 a 150 euro), giornalisti e fotoreporter (150 euro), medici e paramedici (120 euro) e amministratori pubblici (annuale). Si è passati da da 2.533 a 1.297 (alcuni biennali), 1.236 in meno. In particolare per le categorie economiche, da 2325 i permessi si sono ridotti a circa 1000. Per gli amministratori pubblici da 90 a 23. In Comune hanno rinnovato il permesso 6 membri della giunta e 12 consiglieri comunali (due della minoranza e nove della maggioranza). In Provincia nessun assessore della giunta Salini e solo quattro consiglieri provinciali. Per gli altri amministratori pubblici, nessun consigliere regionale e solo un parlamentare (Luciano Pizzetti) ha rinnovato il permesso. Confermano, invece, il rinnovo del permesso le categorie dei medici e dei giornalisti. Per loro una pochissima riduzione. Gli introiti ricevuti con il pagamento dei permessi sono pari a 225.829 euro comprese le marche di bollo e le spese di segreteria. Al netto di tutto, il Comune ha incassato 201.174 euro.
E c’è di più. E’ finito il periodo di transizione. Gli uffici comunali annunciano che nei prossimi giorni si provvederà a cancellare dal sistema le autorizzazioni non ancora rinnovate, con i relativi numeri di targa in modo che eventuali ingressi in Ztl e soste nei posti blu senza pagare il ticket o ricadenti in aree vietate al traffico siano soggette a sanzioni.
“E’ positiva la riduzione ottenuta dei permessi in circolazione – commenta i dati Alessia Manfredini, consigliere del Pd -, ma vorrei sapere come sono stati spesi 201.174 euro ricevuti con il pagamento del permesso. Mi auguro che siano destinati ad interventi a favore della mobilità e della sicurezza delle strade, per questa ragione chiederò con un’apposita interrogazione la destinazione d’uso Infine, in merito alle indiscrezioni apparse sul parcheggio Marconi, per il quale ci sarebbe un interessamento di Aem, facciamo presente che la situazione delle casse comunali dovrebbe invitare alla prudenza su qualsiasi forma di investimento. Il parcheggio Marconi è un parcheggio sottoutilizzato come il Massarotti, perchè non pensare subito a politiche della sosta e ad una razionalizzazione del traffico anziché strani investimenti che producono solo indebitamenti a carico dei cittadini? Su questo tema credo che sia necessario un approfondimento in commissione”.

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