Faccia a faccia tra lavoratori e cda per la casa di riposo messa in vendita
Tappa cruciale, in serata, per il futuro della Casa di Riposo Zucchi Falcina, nata nel 1906 grazie ai lasciti di Antonio Zucchi e della moglie Maria Falcina. Il cda della Fondazione vuole vendere; il Prefetto ha però congelato la delibera. Alle 18 è previsto il faccia a faccia tra i sindacati e il consiglio della casa di riposo soresinese. L’incontro è in programma nella sede della Cgil di Cremona, in via Mantova.
Tutto ha origine nella complicata situazione economica della Fondazione Zucchi Falcina. Dovuta a una gestione-disastro. Tra gli errori commessi, il mancato accreditamento della struttura con la Riabilitazione, cosa che avrebbe permesso di portare denaro.
“La situazione è gravissima – ha denunciato nei giorni scorsi Donata Bertoletti della Cgil – ma non si può scoprire oggi questa difficoltà, da tempo i sindacati dicono queste cose. Qualcuno ne dovrà rispondere. Dov’è il sindaco che decide di disfarsi di una cosa che non è sua ma di tutta la comunità soresinese? Dove sono i Cda che si sono succeduti, fino all’ultimo che ha dato prova di un ‘inaccettabile dilettantismo’? Poche persone dispongono del patrimonio di tutti e fanno ciò che vogliono? Nessun coinvolgimento dei soresinesi, nessuna proposta alternativa, nessun patto con la città. La scelta di alienare, è uno scaricare il problema sociale e occupazionale”.
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