Cronaca

Giornata Memoria, incontro tra studenti e il deportato Marenzi

Nell’ambito delle iniziative per la Giornata della Memoria, in mattinata nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, vi è stata la presentazione dell’intervista di Marcello Pezzetti a Shlomo Venezia (testimone del Sonderkommando del Crematorio 2 di Birkenau, deceduto nell’ottobre scorso) alla quale ha fatto seguito l’incontro con Antonio Marenzi, deportato nel periodo nazi-fascista.

E Antonio Marenzi ha raccontato ai numerosi studenti degli istituti superiori che hanno partecipato all’iniziativa la sua drammatica esperienza, prima come prigioniero messo ai lavori forzati nelle campagne intorno a Stettino, nella Germania del Nord, quindi come detenuto in un campo militare insieme ad altri prigionieri come lui appartenenti a diverse nazionalità, tra cui francesi, polacchi, slavi ed anche tedeschi. A distanza di oltre 60 anni il ricordo di quel periodo di internamento è ancora vivo nelle parole di Marenzi. I nomi di qualche località si è li è dimenticati, ma non i volti dei suoi compagni, dei militari delle SS e delle sofferenze non solo fisiche patite nel rigido inverno tra la fine del 1943 e il 1944.

Accanto a lui l’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati, l’assessore ai Servizi Sociali Luigi Amore e Rossella Russo, docente del Liceo “D. Manin”. L’iniziativa si colloca infatti nell’ambito di “Cittadinanza e memoria storica”, progetto sui temi dell’educazione alla cittadinanza, promosso dal Comune (Assessorato alle Politiche Educative e della Famiglia e Assessorato ai servizi alla Persona), dalla Provincia di Cremona (Assessorato all’Istruzione e Assessorato alle Politiche Sociali), dall’Ufficio Scolastico Territoriale e dal Liceo Classico “Daniele Manin” che funge da coordinatore.

Sino a giovedì 31 gennaio nella Sala degli Alabardieri di Palazzo Comunale si può visitare la mostra fotografica realizzata da alunni del Liceo Classico “D. Manin” in visita ad Auschwitz-Birkenau (ingresso libero).

L’Assessorato alle Politiche Educative, insieme all’associazione di ricerca e sperimentazione teatrale Spazio Mythos, organizza lo spettacolo, che si terrà al teatro Monteverdi giovedì 31 gennaio, alle ore 9.30, Meminisse di Danio Belloni, con la compagnia SpazioMythos (Federico Benna, Giada Generali, Elisa Zanolla, Enrico Tomasoni) e con il gruppo musicale Volks Populi (Giordano Calvi tromba, Maurizio Corda chitarre, Claudio Cosi basso, Antonio Mignatta percussioni), regia di Danio Belloni.

Tra musica e teatro di narrazione si sviluppa questo progetto nato da due realtà apparentemente diverse, il gruppo musicale Volks Populi e la compagnia teatrale Spazio Mythos c.r.t., ricercando quelle condivisioni tra musica e musicalità della parola che fondendosi danno vita ad un linguaggio universale. Lo spettacolo si concentra sulle barbarie dell’uomo verso l’uomo. Le stragi della storia contemporanea; Shoah, Foibe, Bosnia, Corea, Africa. Attraverso i suoni e le parole gli spettatori viaggeranno attraverso la crudeltà gratuita dell’uomo che si differenza dall’animale proprio per questo aspetto, cioè uccidere non per necessità di sopravvivenza ma per puro disprezzo verso chi è diverso per nascita, religione o ideologia.

Lo spettacolo si rivolge alle scuole secondarie di secondo grado e alle classi seconde e terze delle secondarie di primo grado.  Meminisse viene replicato, con ingresso a pagamento, il 31 gennaio alle ore 21.00 per tutta la cittadinanza, sempre al Teatro Monteverdi.

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