Vendola riempie il Cittanova "La sinistra non è una mummia, ma un altro punto di vista"
foto Sessa – video Filippini
Riempie il Cittanova Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà, presidente della regione Puglia e capolista nella circoscrizione Lombardia 3. In tanti si sono accalcati nel palazzo di corso Garibaldi, seduti per terra o in piedi appena fuori dalla porta perché le poltroncine blu erano già tutte occupate. “Cambiare il punto di vista”, il motto di Vendola, accolto da un applauso tra i candidati cremonesi di Sel seduti in fila accanto a lui sul palco. “Sui nostri manifesti non abbiamo scritto ‘bentornata sinistra’ – ha esordito Vendola -, ma ‘benvenuta sinistra’ perché la sinistra non è una mummia, è un movimento che spinge verso l’emancipazione e la liberazione, è la scoperta di un mondo, è un punto di vista”. Confrontando i “paracadutati nelle liste del Pdl” e il discorso del presidente americanos Obama per il suo insediamento, Vendola ha tracciato la sua idea di politica, “concepita come una missione che è capace di indicare orizzonti per le nuove generazioni e di dare dei compiti alla classe dirigente, politica come autopedagogia, ovvero educare noi stessi alla complessità”. Poi, il giudizio su Monti (“E’ il mio avversario – ha detto il leader di Sel – l’avversario che vorrei, meglio del populismo che guarda più a Ruby che alle sue coetanee costrette alla precarietà”) e su Berlusconi (“Non ci si deve stupire che Berlusconi sia tornato, anche aiutato dall’anti-berlusconismo alla Travaglio. E’ tornato perché il ‘berlusconismo’ non è stato solo burlesque, ma una vera e propria rivoluzione che a colpi di populismo e liberismo ha fatto regredire il paese da un punto di vista civile e sociale. Regresso nella scuola, nel lavoro, nell’educazione oggi gestita dalla tv commerciale, nei rapporti individuali). Infine, il monito al Pd: “La sinistra – ha concluso Vendola – non deve commettere l’errore di cercare di imitare Berlusconi, dicendo per esempio ‘non metteremo le mani nelle tasche degli italiani’, ma deve giustificare il fisco garantendo la qualità dei servizi e soprattutto che chi più ha, più deve dare. La nostra ambizione non è quella di comandare, ma di governare, cambiando il punto di vista, la visione del mondo”.
Galleria fotografica di Francesco Sessa
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