Stop ai sindacati, Grillo frainteso: lavoratori protagonisti
Egregio direttore,
in merito alla lettera apparsa in data 21/01/2013 del sig. Franco Bordo, vorremo fare dei chiarimenti. Come spesso accade le parole di Grillo sono purtroppo travisate. Nessuno vuole abolire i sindacati. La proposta è quella che siano i lavoratori stessi ad avere, almeno in parte, potere decisionale nell’azienda e possederne azioni, in modo che possano lavorare meglio e guadagnare di più. Ci sono vari esempi di questo nel mondo, dall’Argentina alla Germania, che non elenchiamo qui per brevità.
Grillo ha detto (citiamo testualmente dal blog) che “la triplice sindacale è responsabile esattamente come i partiti della situazione economica attuale. Dirlo fa scandalo? Affermare che i maggiori sindacati sono allineati ai partiti di riferimento è come gridare “il re è nudo”: lo sanno tutti tranne Bersani. I sindacati minori e la Fiom hanno cercato come hanno potuto, sbertucciati, emarginati dai tavoli di discussione, di rappresentare i diritti dei lavoratori che oggi di diritti non ne hanno più. Sono gli unici che si possono salvare.”
Nessuno vuole abolire niente, e ricordiamo che nei suoi interventi Beppe Grillo parla molto di piccole e medie imprese, a ribadire che sono la spina dorsale dell’Italia e che vanno aiutate e supportate per farle uscire rapidamente dalla crisi (per esempio pagando i debiti che lo stato ha con loro) e non subissarle di tasse.
Ci tenevamo a chiarire le inesattezze che abbiamo letto nella lettera del sig. Bordo, che gentilmente invitiamo ad informarsi, sul blog di Beppe Grillo o su un altro canale valido, prima di commentare le affermazioni del fondatore del Movimento 5 Stelle.
Cordialmente
Movimento 5 stelle Cremona
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