Il Centro Trasfusionale ha una nuova sede Più spazi e più postazioni per donatori e riceventi cremonesi
foto Francesco Sessa
Ecco il nuovo centro per il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del presidio Ospedaliero di Cremona. Qui approderanno i donatori cremonesi per prelievi di sangue interno e plasmaferesi, qui giungeranno i pazienti/riceventi. Una sede spaziosa e accogliente di 1.550 metri quadrati con accettazione, sale, spogliatoi, locale ristoro e laboratori (450 metri quadrati ristrutturati, 1100 metri quadrati ampliati). Il Servizio di Immunoematologia e medicina Trasfusionale è sede del Dipartimento di medicina Trasfusionale e di Ematologia della provincia. Coordina, quindi, tutta l’attività trasfusionale del territorio. Gli oltre 16.500 donatori cremonesi – direttamente o indirettamente – avranno contatti con il nuovo centro dell’ospedale che gestirà un numero di prestazioni donazionali che è di poco inferiore a 40mila unità. La nuova struttura, dopo anni in cui il lavoro si svolgeva in quattro differenti distretti, ha il vantaggio di riunire tutte le attività del servizio. Inoltre, ha permesso di incrementare il numero di postazioni (sveltendo i tempi di attesa). Le 120 persone che frequentano quotidianamente il centro, tra donatori e utenti/riceventi, avranno un ambiente funzionale ed esteticamente confortevole. Altra novità, al nuovo centro si accede direttamente dal parcheggio interno dell’ospedale, lato sinistro guardando la struttura, seguendo una linea blu disegnata sull’asfalto. Dal punto di vista tecnico, poi, la nuova struttura ha consentito di accreditare l’attività del laboratorio dedicato al congelamento e allo stoccaggio delle cellule staminali destinate al trapianto di midollo osseo.
“Un momento che corona un sogno – ha esordito il Direttore generale dell’Ospedale Simona Mariani – per l’azienda e per i moltissimi cittadini che utilizzano questo posto. Ci sono spazi più confortevoli per i donatori e per le cure, in più tanta privacy e luoghi dove lavorare. Un grazie particolare al dottor Umberto Bodini per l’umanità e l’impegno che ha dimostrato in tutti questi anni di lavoro”. Presenti il presidente della Provincia Massimiliano Salini (“Qui c’è l’incontro tra la disponibilità di una persona e il bisogno di un’altra, come dovrebbe essere nella politica. Ringrazio voi per avermelo ricordato”) e l’assessore ai Servizi Sociali del Comune Luigi Amore (“Nelle strutture di sofferenza è importante che ci siano luoghi di accoglienza e di solidarietà. E’ una speranza per tutti”). Sono intervenuti anche il direttore sanitario dell’Asl Stradoni e Salmoiraghi dell’Areu lombarda. Commosso il contributo del dottor Bodini, direttore del servizio: “Questo centro ha un significato particolare per me perché arriva alla fine di una lunga carriera. Ma è un punto di partenza per il progetto che mira a far diventare Cremona sede per la distribuzione, raccolta e lavorazione del sangue in tutto il sud della Lombardia. Dopo anni di ristrettezze e di disagi, con questa nuova struttura diventa possibile”. “Grazie all’azienda – ha proseguito Angelo Losio, presidente dell’Avis provinciale – per aver sempre ascoltato i suggerimenti e le istanze dei nostri 18mila avisini. Siamo orgogliosi di questo nuovo centro e delle persone che ci lavoreranno perché hanno sempre saputo accogliere i donatori con professionalità e umanità, nonostante gli spazi angusti di questi anni”. Ora, la sfida più importante: diventare uno degli otto centri accreditato di validazione e lavorazione delle unità di sangue della Lombardia.
L’inaugurazione del centro trasfusionale è stata allietata dai giovani musicisti della Mauro Moruzzi Juniorband.
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