Cronaca

I radicali non riescono a raccogliere le firme: sulle schede solo per il Senato

Sopra a destra, Alessio Romanelli

La Lista Amnistia, Giustizia e Libertà non sarà presente sulla scheda elettorale per la Camera dei Deputati in alcuna delle tre circoscrizioni lombarde e potrà essere votata soltanto per il Senato. “Dai conteggi che abbiamo – dichiara Marco Cappato, candidato Presidente della Regione Lombardia per la Lista Amnistia, Giustizia e Libertà – non superiori alle 1.500 firme sulle 9.000 necessarie alle Regionali in Lombardia, è evidente che con la nostra sola forza militante, che sconta anche l’indisponibilità, salvo eccezioni, di autenticatori di altri partiti, l’obiettivo della presentazione della nostra lista anche alle elezioni regionali rischia seriamente di non essere raggiunto. A meno di un aiuto da parte di forze organizzate in grado di portare un consistente numero di firme, le Liste che rappresentano la battaglia per la legalizzazione dello Stato – e in Lombardia l’unica vera lotta contro l’illegalità trasversale del sistema di potere formigoniano- non potrà essere votata nemmeno alle elezioni regionali, dopo che il “democratico” Ambrosoli ci ha negato l’apparentamento, senza che ciò abbia prodotto a sinistra nemmeno una infinitesima parte di sdegno rispetto al tentativo di accordo col “fascista” Storace”. Per quanto riguarda la lista  Amnistia, Giustizia e Libertà per il Senato – collegio della Lombardia – i candidati cremonesi sono i seguenti: Sergio Armaroli, 40 anni, professore di Tecnologie Musicali presso il Liceo Musicale “Antonio Stradivari” di Cremona, dott. Fabio Favalli, 56 anni, funzionario presso il Tribunale di Cremona, Alessio Romanelli, 41 anni, avvocato dell’Ordine degli avvocati di Cremona.

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