Lettere

Vitali con Albertini 'scomunicato' dall'Udc, "Non faccio la riserva"

da Roberto Vitali

La coerenza – diceva un grande filosofo del ‘900 a proposito delle fonti dell’ignoranza e della conoscenza – non può stabilire la verità, ma l’incoerenza e la contraddittorietà stabiliscono la falsità. Per questo ho fatto della coerenza, nel mio percorso politico e non solo, la stessa polare, il faro che ha sempre guidato le mie azioni ed il mio impegno. Politico e professionale. Gli antichi sostenevano che la storia è maestra di vita, concetto ripreso di recente da chi cerca invano di mettere in dubbio la linearità del mio percorso politico, che è sotto gli occhi di tutti. Ma vorrei sorvolare, lasciandole a coloro i quali hanno tempo e desiderio di alimentarle, sulle polemiche interne all’Udc che mi vedono, mio malgrado, coinvolto. Un partito del quale ancor faccio parte, nonostante la ‘scomunica’, per utilizzare il lessico prettamente giornalistico, che parrebbe incombere sulla mia testa come una fatwa d’altri tempi. Ma tant’è. D’altra parte alla gente – ai cittadini di fronte ai quali mi presento, nelle liste del movimento Lombardia Civica dell’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, con coraggio, passione e, ritengo senza un’ipocrita falsa modestia, competenza – non interessa le beghe di partito. Perché la gente, sono convinto, vuole avere l’opportunità di costruire, per poi vederla realizzata nella sua compiutezza, una Lombardia migliore, che possa essere orgoglio dei cittadini che la abitano. Una regione in grado di ritrovare la capacità di sperare nel domani, godere della prospettiva di un futuro migliore. Non vorrei abusare della frase stantia ‘dobbiamo voltare pagina’, ma il senso della mia candidatura a Consigliere regionale muove dall’esigenza, dalla necessità di metterci definitivamente alle spalle il periodo formigoniano per tratteggiare invece, tutti insieme, una nuova, bella pagina della storia politica della nostra regione. Ognuno con la propria storia, la propria indipendenza di giudizio, naturalmente. Quindi la propria testa. Proviamo da oggi a edificare finalmente qualcosa di buono. Io con questa candidatura ci provo, mi metto in gioco. Prendendomi rischi e assumendomi responsabilità. Ma la partita del rinnovamento va giocata, ed io – a dispetto di qualcuno – non ho intenzione di stare in panchina a fare la riserva.

Roberto Vitali
Candidato alle Regionali
Movimento Lombardia Civica – Gabriele Albertini

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