Cronaca

Via libera della Giunta al Pgt: ora commissione e voto in Consiglio

Dopo il positivo esame preliminare, la Giunta Comunale ha assegnato al Consiglio comunale la delibera riguardante l’adozione della Variante generale al Piano di Governo del Territorio che si compone del Documento di piano, del Piano delle regole e del Piano dei servizi. Il 21 gennaio prossimo la Commissione consiliare Politiche Urbanistiche e Territoriali si riunirà per esprimere il proprio parere in merito a tale documento che il 28 gennaio verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale. Si conclude così la prima fase di un lungo percorso iniziato il 18 novembre 2010, quando la Giunta comunale ha avviato il procedimento di Variante generale al PGT per adeguare le politiche territoriali alle aspettative e ai fabbisogni della città.

“Si tratta di un passaggio importante – dichiara al riguardo il sindaco Oreste Perri – nell’ambito di un complesso ed impegnativo lavoro per il quale esprimo il mio più sincero apprezzamento. Partecipando ad alcuni degli incontri dove si è discusso di questo importante strumento urbanistico, ho avuto modo di verificare con quanta passione e competenza tutti i componenti dello staff si sono dedicati ad individuare e quindi ad elaborare gli strumenti più adeguati per accompagnare lo sviluppo della nostra città, attraverso un confronto aperto e stimolante.”

“Alla luce di quanto appena detto, mi sento pertanto di affermare che attraverso l’adozione della Variante al PGT – aggiunge  infine il sindaco – si dia forma ad un’idea di città ospitale, orgogliosa e vivace, dotata dei necessari strumenti grazie ai quali potrà riconquistare la sua centralità ed attrattività all’interno del contesto territoriale in cui è collocata, diventando luogo di lavoro qualificato, della fruibilità delle risorse ambientali del territorio, della cultura, dell’arte e della musica”.

Il vice sindaco ed assessore all’Urbanistica Carlo Malvezzi, che ha seguito l’intero percorso dell’elaborazione del nuovo strumento urbanistico, dichiara: “Così come è stata impostata la Variante generale al PGT, in tempo di crisi, tende a contrastare questo fenomeno, introducendo risposte che favoriscano attrattività, competitività e innovazione nella realtà comunale valorizzando l’unicità dei talenti e le capacità delle esperienze cremonesi, l’orgoglio delle radici culturali, la conservazione delle peculiarità degli ambienti e della storia locale (che rappresentano, di fatto, le qualità endogene e i capitali cremonesi messi in campo), rigenerando fisicamente spazi, contesti, emergenze, contenitori in cui far insediare, oltre a nuovi spazi del vivere e del risiedere, funzioni strategiche e servizi, migliorando al contempo la mobilità e l’accessibilità urbana.”

Le priorità strategiche che la Variante generale propone sono:

1. la sostenibilità ambientale delle scelte, tendente alla conservazione e valorizzazione dei paesaggi, delle risorse fisiche e della rete ecologica;

2. il contrasto al consumo di suolo e la conseguente restituzione all’uso agricolo di circa 600 mila metri quadrati di superficie potenzialmente utilizzabile per altre funzioni dal previgente PGT;

3. il governo della riqualificazione urbana, teso a favorire il recupero delle aree dimesse, la rigenerazione di contesti urbani che hanno perso le loro originarie funzioni, la riduzione dell’inquinamento ambientale e l’incremento dell’uso di energie alternative, la mitigazione delle condizioni di rischio;

4. la rigenerazione del tessuto urbano consolidato, quale processo continuo che si sviluppa attraverso la qualità della compattezza storica cremonese e ne valorizza il contesto;

5. la riqualificazione del sistema urbano attraverso un nuovo quadro normativo snello che favorisce il riutilizzo dei volumi esistenti;

6. la fertile collaborazione tra l’Amministrazione ed i soggetti del privato che erogano servizi di pubblica utilità e svolgono un ruolo attivo nella trasformazione del contesto urbano, nel rispetto del principio di sussidiarietà;

7. la significativa semplificazione e il notevole snellimento degli strumenti attuativi per interventi edilizi, limitando a casi straordinari i piani/programmi, previlegiuando il permesso di costruire convenzionato;

8. l’adeguamento delle infrastrutture della mobilità con operazioni di completamento ed integrazione sia del sistema delle comunicazioni regionali e nazionali, sia dei fabbisogni locali, anche con attenzione alla mobilità lenta;

9. ridare attualità alla rilevanza agricola, fattore trainante dello sviluppo economico locale.

Il Piano di Governo del Territorio è lo strumento strategico attraverso il quale si esplicitano le linee di sviluppo della città e gli elementi della programmazione e pianificazione. Richiede strumenti adeguati d’orientamento strategico per una rinnovata idea di città e di governo delle trasformazioni del territorio, espressi attraverso i tre strumenti previsti dalla legge regionale per adeguarlo alle mutate condizioni ambientali nel tempo: il Documento di piano che, da un lato, indaga sull’evoluzione storica e sulla realtà dell’oggi per individuare le linee programmatiche del domani e, dall’altro, prefigura con flessibilità gli ambiti della possibile trasformazione urbana; il Piano delle regole che governa il processo di conservazione/ riqualificazione/trasformazione del tessuto cittadino consolidato e la protezione delle risorse agricole e ambientali; il Piano dei servizi che individua le necessità di attrezzature pubbliche/private e i soggetti che le rendono/renderanno disponibili, anche in modo sussidiario, per un welfare che, nella palese crisi dello stato sociale, deve trovare oggi interlocutori ed erogatori differenti. Il Piano dei Servizi è completato dal Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo – PUGSS.

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