L'ultima corsa per Roma di Gianni Rossoni è il quarto posto in lista alla Camera Regione, ufficiale Malvezzi in quota Cl
E’ l’ultima battaglia di una lunga carriera politica quella che sta combattendo Gianni Rossoni. Sta cercando un posto sul treno per Roma prima di chiudere la sua stagione politica, nata nella Democrazia Cristiana ed ora nel Pdl. Come scriviamo da giorni, Rossoni si è visto chiudere la porta per una candidatura al Senato di Lombardia (blindato dai big) e sta cercando di strappare un posto nella lista per la Camera nella circoscrizione Lombardia 3. Secondo gli ultimi sondaggi in mano al Pdl a Cremona-Lodi-Pavia e Mantova il partito potrebbe strappare un quarto deputato oltre ai tre già messi in preventivo. Quindi soltanto una collocazione nei primi quattro posti darebbe modo a Rossoni la possibilità di acciuffare l’ultima corsa valida per Montecitorio. Il primo posto sembra appannaggio di un big nazionale che dopodomani la direzione nazionale del partito indicherà, poi toccherà al coordinatore mantovano Ghirardini e quindi si dovrebbe procedere per garantire rappresentanza territoriale in base alla popolazione, quindi un rappresentante di Pavia (probabilmente il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, uno dei rottamatori rientrato nei ranghi) poi forse toccherà ad un cremonese. Ed è qui che si vorrebbe inserire Gianni Rossoni, ad un quarto posto non certo ma oggi possibile in base agli ultimi sondaggi. Dal quinto posto in su Rossoni non accetterebbe di essere in lista e potrebbe essere sostituito da Mino Jotta, appartenente alla stessa corrente. Gianni Rossoni è nato a Offanengo il 17 gennaio 1949. Professore di ginnastica diplomato all’Isef, ha percorso tutta la trafila politica dapprima nel suo paese come assessore e vicesindaco, poi presidente del “Centro di incremento ippico regionale” di Crema. Nel 1990 è entrato nel Consiglio Regionale nelle liste della Dc. Nel 1995 è stato rieletto in Regione nelle liste del Cdu, prima di entrare nel 1999 in Forza Italia. Rieletto più volte in Regione è stato vicepresidente della Giunta regionale (cioè vicegovernatore, una delle cariche più alte avute da un cremonese in politica) e nell’ultima tornata assessore regionale al lavoro e alla formazione professionale.
Legata alla candidatura di Gianni Rossoni è anche il puzzle per i tre nomi del Pdl in corsa per la Regione Lombardia, dove il partito spera di confermare almeno un consigliere. Se Rossoni sarà candidato a Roma, difficilmente la sua corrente provinciale (oltre al politico di Offanengo ne fanno parte anche Mino Jotta, Simone Beretta e alcuni sindaci) potrà ambire ad altri posti. Quindi per Simone Beretta diventerebbe complicato essere candidato. D’altra parte in lista l’unico nome inamovibile è quello di Carlo Malvezzi, come confermano al Pdl regionale su indicazione della componente ciellina del partito. Per quanto riguarda la donna, prevista dalla per l’alternanza di genere, resta solo il nome di Cesira Bassanetti sindaco di San Bassano (conosciuta e forte economicamente) comunque in quota al coordinatore regionale Mantovani. Resta un buco libero, dunque. Entro questa sera il coordinatore provinciale Luca Rossi deve avere in mano tutti i curriculum: a parte Beretta, sono papabili i sindaci di Sospiro Abruzzi e di Casalbuttano Daldoss, Gallina, Maschi, Bertusi, Agazzi e un sindaco del cremasco.
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