Politica

Pdl, Gianni Rossoni torna in corsa Quasi certo un posto per Roma e Beretta punta sulla Regione

E’ sempre più probabile una candidatura di Gianni Rossoni (nella foto) alle elezioni politiche. La notizia arriva dal Pdl regionale che martedì prossimo tornerà a riunirsi per sgrezzare ulteriormente le liste per la Regione, per la Camera ed il Senato. Probabilmente niente di definitivo ma si lavorerà per una definizione abbastanza corrispondente a quella che sarò alla fine la lista del partito. E in questo pare che l’ex assessore regionale di Offanengo, possa avere un ruolo di rilievo. Venerdì, quando Formigoni in conferenza stampa confermò il ritorno nel Pdl, aveva voluto accanito sè gli uomini più rappresentativi del suo gruppo: tra questi figurava appunto Rossoni, una dimostrazione del suo peso nella considerazione formigoniana. Dopo l’addio alla Regione Lombardia (21 anni da consigliere, assessore e vicepresidente della Giunta), Rossoni sognava di chiudere la sua carriera politica al Senato. Nella corsa a Palazzo Madama, Rossoni sembrerebbe però chiuso da molti notabili del partito che mirano ai primi dodici posti sicuri. Ma Rossoni, in quota Formigoni, starebbe per assicurarsi il secondo o il terzo posto nel collegio Lombardia 3 (Cremona, Lodi, Pavia, Mantova) per la Camera (il primo ad un big del partito catapultato da altra parte) con possibilità quasi certe di essere eletto. Ma come al solito Rossoni non svela a nessuno le sue mosse e solo alla presentazione ufficiale delle liste sapremo cos’è riuscito a spuntare per sè.

Per la Regione la sua corrente nel Pdl (che gestisce insieme a Jotta) punta tutto su Simone Beretta, l’ex assessore al Comune di Crema. Il gruppo di Comunione e Liberazione invece ha come suo unico candidato Carlo Malvezzi, vicesindaco di Cremona, la cui strada è spianata dopo la rinuncia del presidente della Provincia Massimiliano Salini. Da più parti viene sollecitata la candidatura di Domenico Maschi (ex An che non ha aderito a Fratelli d’Italia) restando nel Pdl. Potrebbe farla sua il coordinatore regionale Mantovani ma la legge regionale prevede che almeno uno dei tre posti in lista deve essere assegnato a una donna. Quindi tre uomini in corsa e con le donne di Cl ormai out dalla competizione (Anni, Zanibelli di Crema) per la candidatura certa di Malvezzi, non rimarrebbe che Cesira Bassanetti (visto che anche Paola Orini avrebbe detto “no” all’ipotesi). Sicuro Malvezzi, non resterebbe quindi che un solo posto: Maschi? Beretta? Gallina o Bertusi?

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