Lettere

Caso Depardieu, altra patria per soldi: scandaloso

da Stefano G. Loffi

Egregio direttore,

trovo semplicemente scandaloso che un riccone francese, tale Gerard Depardieu, scelga un’altra Patria solo e soltanto per questione di soldi!

Ancor più scandaloso è il tenore della costante attenzione dedicata a questo fatto dai _mass media_, quasi fosse un mero fatto di  gossip, così allettante per il ‘popolo bue’!

Quando zoppica l’economia di una nazione o, ahinoi, di un continente, la scelta più giusta è aumentare le tasse ai ricchi: chi più ha, più deve dare. Del resto, ogni cittadino trae vantaggio dal debito pubblico, in proporzione alla ricchezza che ha potuto/saputo accumulare. Quando il debito diventa mostruoso, a far marcia indietro devono essere i ricchi prima dei non ricchi: c’è altra soluzione, altrettanto immediata e sicura e inevitabilmente giusta?

Oggi, quell’attore francese, evidentemente straricco, ha scoperto un nuovo modo di evadere le tasse: cambiare nazionalità, sic et simpliciter.

Forse può essere considerato un modo più trasparente, rispetto all’accumulo di ricchezze nei paradisi fiscali, ma umanamente il fatto è esecrabile, sotto ogni punto di vista!

Gerard Depardieu è diventato cittadino russo e quasi lo si dipinge come un eroe, regalandogli così altra notorietà: aumenterà anche il suo _cachet_?

Anche la cittadinanza si può vendere? Anche la cittadinanza è merce nel mercato globale? Nessuno, dico nessuno si scandalizza?

Io dico che è alto tradimento di tutto ciò che può costituire valore per la persona, parte di qualsìasi società.

Uno straricco lascia la propria Patria perché gli conviene, per restare ancora se non più straricco? Bene! Che se ne resti dove se n’è andato e nella sua ex Patria, nella sua ex casa più non torni!

Ecco cosa farei nei suoi confronti, se potessi: gli vieterei l’ingresso nel territorio nazionale, nel territorio della sua nazione,
che ha rinnegato, perché non è più degno di calpestarne il suolo, di goderne le ricchezze, di respirarne l’aria, di condividere i beni comuni ai quali si è rifiutato di contribuire, con una parte della sua straricchezza.

Gli straricchi vogliono restare tali là dove tali si resta? Bene! Che ci restino, ma che restino dove ha portato le loro ricchezze, a
prescindere che siano boss della delinquenza organizzata, campioni mondiali di sport o d’altro, attori, cantanti … ; che se ne restino dove l’egoismo regna sovrano e ci si affoghino: questa è la vera e più incisiva reazione ai paradisi fiscali ed i loro abitanti, rinnegati del mondo civile, della umana civiltà tutta!

… non trova?

Stefano G. Loffi

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