Distacchi, Comitato contro il sindaco E il Comune si difende
“Forse a qualcuno verrà riallacciata l’acqua, ma la realtà è che non è cambiato nulla e i cittadini di Cremona (specie quelli al freddo e senz’acqua) non hanno ancora capito come il sindaco Perri intenda far fronte all’emergenza”. Il Comitato Acqua Pubblica torna sui casi di distacchi delle utenze, dopo una settimana dalla commissione in cui l’assessore Amore ha fornito i numeri: 239 famiglie in difficoltà con le bollette Aem (esclusi quelli che hanno altri erogatori), di cui 67 noti ai Servizi Sociali e ben 154 no. Settecento persone hanno firmato la petizione online del Comitato (vai alla petizione) per chiedere al Sindaco di muoversi ed affrontare di petto e politicamente il problema. “È tempo di campagna elettorale – scrive il Comitato – e anche il nostro sindaco Oreste Perri sembra stia meditando di ricandidarsi. A nessuno in città, tuttavia, è sfuggito il fatto che in questi giorni di “polemica” sui distacchi il primo cittadino non si sia mai espresso direttamente sul problema che ha colpito centinaia di suoi concittadini, mostrando una indifferenza che stride con la sua fama di “sindaco di tutti”. Finora l’unico teatrino a cui abbiamo assistito è stato lo scarica barile del problema “indigenza” tra l’Amministrazione e il gestore pubblico dei servizi, AEM. Abbiamo capito che questi manager (pagati con soldi pubblici) non distoglieranno mai per un solo secondo i loro occhi dal bilancio dell’azienda e che il mantra del comune sarà sempre il solito “non ci sono più i soldi”, almeno per i cittadini”.
Proposte sono arrivate da Maura Ruggeri (PD) che sostiene la necessità di costituire un fondo di solidarietà, mentre il Terzo Settore pensa ad una serata di musica popolare con sottoscrizione a favore dei cittadini in difficoltà. “Iniziative molto utili nell’immediato – continua il Comitato – ma la nostra speranza (e il nostro obiettivo) è che l’emergenza sociale che sta colpendo fasce sempre più ampie della cittadinanza riesca ad essere letta per quello che è, cioè una crisi rivelatoria. I dati dell’emergenza crisi a Cremona parlano chiaro: licenziamenti record, disoccupazione giovanile alle stelle, pignoramenti di case in salita vertiginosa e centinaia di persone che non riescono più a pagare le bollette. Quello che chiediamo non sono miracoli ma sacrosanti diritti! Una presa di posizione netta nei confronti di AEM affinché le forniture vengano immediatamente riallacciate sarebbe un ottimo punto di partenza. Ma da lì occorre muoversi in direzione di una moltiplicazione delle azioni a favore dei cittadini in difficoltà: nessun appartamento di casa popolare deve ad esempio rimanere vuoto; occorrono poi azioni concrete (magari rinunciando ad eventi tesi solo ad avere ritorni di immagine o a rendere più attraente il centro storico) che inizino a (ri)costruire una solida economia sociale in un territorio sempre più a secco di lavoro e di idee. In questo modo si potrebbe consentire a molti “nuovi poveri” di condurre una vita dignitosa”.
“Come Comitato Acqua Pubblica – concludono – auspichiamo che questa situazione di emergenza possa servire da scossa alla società civile e agli amministratori della città. E teniamo a ribadire che quando difendiamo una gestione pubblica dei servizi, opponendoci ad esempio all’ingresso dei privati nel servizio idrico, lo facciamo proprio per difendere il diritto di tutti ad avere accesso a beni fondamentali alla vita, senza se e senza ma. L’indifferenza di AEM nei confronti dell’emergenza distacchi dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che la sua natura di azienda privata, definitivamente sancita dal suo ingresso in Linea Group, è incompatibile con la gestione di servizi fondamentali alle persone. Poiché dove esiste un anziano o un disabile o un minore o un lavoratore che ha perso il posto, queste aziende non vedono un cittadino né una persona, ma semplicemente un cliente, un numero di contatore e bollette da emettere e riscuotere per assicurare dividendi ai soci”.
LA RISPOSTA ARRIVATA DA PALAZZO COMUNALE:
“IL SINDACO NON E’ INDIFFERENTE”
Da Palazzo comunale, attraverso una nota ufficiale, arriva la risposta al Comitato Acqua Pubblica. Viene sottolineato che il sindaco tiene monitorata la situazione, che ha chiesto a Lgh di sospendere la chiusura delle utenze per tutto il mese di gennaio e che ha invitato l’assessore Amore e l’Aem a “fornire un’analisi dettagliata delle situazioni”. Ecco, di seguito, l’intervento ufficiale completo.
Il sindaco tiene quotidianamente monitorato, attraverso l’assessore alle Politiche Sociali, Luigi Amore, il fenomeno dell’assistenza economica per le richieste di intervento nei confronti di nuclei o persone singole che presentano problematiche riguardanti il mantenimento delle forniture di acqua, luce e gas.
E’ dalla scorsa estate che i Servizi Sociali, attraverso periodici controlli, stanno lavorando su questo fronte e in diversi casi sono già intervenuti. Gli interventi sulle utenze effettuati nel periodo compreso tra l’estate ed oggi hanno riguardato 146 nuclei familiari in carico ai servizi sociali con situazione di morosità nei confronti del fornitore di energia, principalmente AEM.
Il sindaco si è inoltre speso personalmente con LGH per chiedere che la sospensione delle fornitura delle utenze domestiche non venga messa in atto per l’intero mese di gennaio.
Grazie alla collaborazione quotidiana tra i Servizi Sociali ed AEM viene attuato costantemente il monitoraggio delle situazioni a rischio che consente di individuare i nuclei o persone singole in condizione di fragilità che, sino ad ora, per vari motivi, non hanno avanzato alcuna richiesta di sostegno al Comune.
Va infine precisato che il sindaco ha invitato l’Assessorato alle Politiche Sociali ed AEM, attraverso tutti gli strumenti che hanno a disposizione e naturalmente nel rispetto delle norme sulla privacy, a fornire un’analisi dettagliata delle situazioni a rischio in modo da avere il dato reale dei cittadini residenti con morosità.
Partendo da tale dato, in passato mai definito, sarà così possibile individuare quali sono le risorse necessarie ad intervenire per situazioni di effettivo e comprovato bisogno. Il dato, in fase di elaborazione, sarà comunicato il 18 gennaio prossimo durante la seduta della commissione consiliare Servizi Sociali.
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