Cronaca

Regione, dopo l'intesa Pdl-Lega è corsa a quattro per il Pirellone E Formigoni 'scarica' Albertini

Sopra, Albertini, Maroni, Ambrosoli (foto Sessa) e Carcano

Qualcosa è più chiaro. Qualcosa non ancora. Dopo l’alleanza siglata tra Pdl e Lega e l’intesa in regione sul candidato del Carroccio, la corsa al Pirellone è ufficialmente a quattro: per centrosinistra, sinistra e liste civiche Umberto Ambrosoli, per Pdl e Lega Maroni, per Movimento Lombardia Civica Gabriele Albertini, per Movimento 5 Stelle Silvana Carcano.
E in inizio di campagna elettorale, il numero dei candidati non è la sola conseguenza dell’intesa Pdl-Lega, soprattutto per quanto riguarda il centrodestra lombardo. Con un colpo di scena: il maggior sponsor di Gabriele Alberti, il governatore uscente Roberto Formigoni, è vicino al girare le spalle al suo candidato per sostenere la candidatura del leader dei leghisti Roberto Maroni come suo successore alla guida della Lombardia. Non solo, secondo quanto comunicato dal coordinatore del Pdl lombardo Mantovani, scriverà il programma del Pdl in regione. Le notizie filtrano dal vertici nella sede del Pdl, in cui Formigoni si sarebbe anche detto disponibile a lavorare per convincere l’eurodeputato ed ex sindaco di Milano a rinunciare alla corsa per il Pirellone. E anche il coordinatore regionale insiste: “Albertini poteva aspirare a diventare governatore se non ci fosse stato l’accordo con la Lega. Da oggi, la sua candidatura è superflua, anzi inutile se non dannosa. Potrebbe rappresentare un problema spezzando il centrodestra”. “Indipendentemente da Formigoni, il Movimento Lombardia civica, rimane in campo”, la risposta di Albertini. Mal di pancia dei ciellini in queste ore che dovranno decidere se turarsi il naso e votare Maroni o dividere il centrodestra, sostenendo Albertini. L’europarlamentare Mario Mauro, area ciellina come Formigoni, ha deciso: “L’accordo con Maroni sancisce la deriva populista e antieuropea del Pdl.  Se si candida Albertini, e io continuo a incoraggiarlo, avrà il mio appoggio. Mentre, a livello nazionale, sto con il progetto del professor Monti. Formigoni ha cambiato idea? Ne prendo atto”.
Intanto, i tempi stringono e il Pdl deve accelerare i preparativi perché tutte le altre forze politiche (compreso Maroni) hanno già iniziato la campagna elettorale: tra il 25 e il 26 vanno depositati simboli, apparentamenti e liste. “Chi si candida non deve avere processi in corso – assicura Mantovani – Verranno privilegiati gli amministratori che hanno già fatto esperienze sul territorio; verranno candidate più donne che in passato”.

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