Monti ha sbagliato i conti?
Mario Monti è salito in Politica, ha fatto la sua “scelta civica” – una lista al Senato e tre alla Camera collegate – ma gli elettori non si sono per niente eccitati. Il sondaggio più aggiornato, promosso da Sky Tg24, lo da al 12,6 per cento. Tutto compreso: lui, Fini, Casini, Monteprezzemolo. Una miseria. Un flop. La domanda sorge allora spontanea: il professore ha sbagliato i conti?
E’ probabile che l’insuccesso dei suoi tredici mesi di governo tecnico gli abbia dato alla testa. Persino la stampa europea lo ha bocciato.L’affondo più duro glielo ha riservato il britannico “Economist” che gli contesta financo l’esordio (“poco propizio”) e gli riserva al massimo un ruolo di “stampella ad un Pd vincitore zoppo”. Anche il “Financial Times” non è tenero (“rischia la sconfitta”). E delusi sono pure i fogli tedeschi sorpresi dal suo repentino oplà, dalla sua campagna “ancora vaga”, da “un contegno diplomatico” sparito. ”Die Welt” gli ha dedicato pure una vignetta in guantoni da boxe. Fine di un superman (o presunto tale).
Naturalmente anche per i giornaloni italiani che fino a ieri lo hanno sorretto, Monti non è più il premier super partes, il Bocconiano limpido e giusto, il dieci e Loden. Ricordate? Lo scorso marzo durante il suo tour in Asia, diceva gonfiando il petto come la sacca di una cornamusa:”Cari partiti, io ho il consenso, voi no”. Quattro mesi fa quel furbacchione di Marchionne consegnava alla stampa la frase del giorno:”Spero che Monti resti in carica per sempre.E’ stato ingaggiato per risolvere un pasticcio e non sarà facile né breve…”. Era il 12 ottobre. Ora la musica è cambiata.Monti e a capo.
Il risultato dei suoi tredici mesi di governo è sotto gli occhi di tutti: tasse da record mondiale, disoccupazione da primato, inflazione media aumentata del 3%, un nuovo redditometro in arrivo (ci spieranno anche dal barbiere).L’Italia sta letteralmente morendo di imposte e spesa pubblica e lorsignori cazzeggiano nei talk show fingendo di voler cambiare tutto, in realtà non volendo cambiare nulla. Gattopardi fino in fondo.
Ci aspettano giorni velenosi e rissosi,ci aspetta una campagna elettorale al cianuro, conflitti e crisi.In uno scenario internazionale delicato:il 22 gennaio si vota in Israele, poi tocca a noi in febbraio, quindi l’Iran (Ahmadinejad è destinato ad uscire di scena);infine, a settembre, urne in Germania. La Merkel stravincerà (e ci mancherebbe, con tutti i soldi che ha portato a casa!).
In Italia invece si vuole ricominciare con quelli che hanno sfasciato il Belpaese. E la nuova casa politica di Supermario non è poi una grande novità: Fini e Casini, le “stampelle” del Professore, fanno parte della Casta da almeno trent’anni. Non hanno mai lavorato ma solo incassato (certo anche apprezzamenti). ll problema è un altro:se queste “grucce” sono in Parlamento da trent’anni come minimo; dunque (per dirla con Feltri) “sono corresponsabili dei guasti che ora si propongono di riparare”. Ecco è qui che (secondo noi) Monti sbaglia. E’ il suo tentativo di far passare per volti nuovi, gente che nuova non è che lo incastra. Ma da uno che a suo tempo giurò “non entrerò mai in politica” ci si può attendere di tutto. Gli oplà del professore non sono finiti.
Enrico Pirondini
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