Cronaca

Anche a Cremona la campagna 'Libera la domenica' contro i negozi aperti nelle feste Il Vescovo: 'Il lavoro non va idolatrato'

Il Vescovo di Cremona è vicino alla campagna contro le liberalizzazioni degli orari di apertura degli esercizi commerciali dal titolo ‘Libera la domenica’, iniziativa di Confesercenti che ha visto l’adesione di Federstrade e della Cei (Conferenza episcopale italiana). Sul quotidiano Avvenire, in un articolo di Marcello Palmieri (pubblicato sul sito della Diocesi) viene raccolto il benestare del Vescovo Lafranconi alla raccolta firme da depositare presso la Corte di cassazione per avviare la procedura della “proposta di legge di iniziativa popolare” e chiedere l’abrogazione dell’articolo 31 del decreto ‘Salva Italia’. La campagna ha raggiunto già Como, Pavia, Varese. Bergamo e Lecco. L’11 gennaio a Mantova, presto a Cremona. “Il lavoro deve essere visto come una dimensione fondamentale – queste le parole del Vescovo cremonese -, ma non idolatrato. La festa è il tempo del gratuito, lo stacco che dà senso al quotidiano. La domenica ci aiuta a capire il tempo”.

A Mantova le prime due firme raccolte saranno quelle del presidente di Confesercenti, Massimo Rossato, e di monsignor Paolo Gibelli (vicario episcopale per i rapporti con il territorio), delegato del vescovo Roberto Busti. “Queste liberalizzazioni avvantaggiano la grande distribuzione ma fanno morire i piccoli e medi commercianti”, sostiene la Confesercenti virgiliana. “Non basta un’etica del commercio, ne serve una anche per la famiglia. Gli affetti più veri non sono monetizzabili, e per questo assumono un valore ben più alto”, dice monsignor Busti. Che presto, contro gli orari liberalizzati dei negozi, sarà accompagnato da esponenti della Chiesa cremonese.

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