Cronaca

Risposta straordinaria dai cittadini: tanti giocattoli per i bimbi in difficoltà, successo per la raccolta Caritas

Una risposta straordinaria è arrivata dalla cittadinanza dopo l’appello lanciato dalla Caritas, qualche settimana fa, per la raccolta di giocattoli da regalare ai figli di famiglie in difficoltà economiche. Licenziamenti, cassa integrazione, affitti, bollette, salti mortali per arrivare alla fine del mese: la crisi che sta colpendo duramente il territorio. Nel giorno di Santa Lucia e nel periodo natalizio tantissimi bambini rischiavano di non ricevere nulla. La solidarietà ha però permesso di portare doni e sorrisi in molte case.

“RISPOSTA OLTRE LE ASPETTATIVE, TANTI GIOCATTOLI
COMPRATI APPOSITAMENTE E CONFEZIONATI”

Gli operatori Caritas con alcuni dei giocattoli donati dalla cittadinanza

Gli uffici della Caritas diocesana in via Stenico si sono trasformati in un magazzino come quello di Babbo Natale. “La risposta al nostro appello è stata davvero oltre le aspettative – afferma l’operatrice Nicoletta D’Oria Colonna –. E ciò che colpisce di più è che quasi sempre i giocattoli che sono stati regalati erano stati comprati appositamente. Non solo: prima di portarli erano stati accuratamente confezionati, con fiocco azzurro se il destinatario era un bambino, rosa se bambina”. “Un gesto di grande generosità che ha assunto un significato ancor più grande dal punto di vista educativo – prosegue –: genitori che insieme ai loro bambini hanno cercato la carta più bella per impacchettare i regali e li hanno confezionati con grande cura, in alcuni casi aggiungendo anche qualche dolcetto. È davvero un bel segno”.

UNA BAMBOLA PER MARIA,
UNA MACCHININA PER ALBERTO

Si sono mobilitate persone, famiglie, così come parrocchie, con le classi di catechismo, ma pure amministrazioni comunali. E diverse comunità parrocchiali hanno lavorato in sinergia con i Comuni. Inoltre ci sono stati esercizi commerciali che hanno fornito stock. E c’è chi addirittura ha telefonato per sapere di che cosa c’era maggiormente bisogno. La risposta è stata così forte che al momento delle consegne c’è stata la possibilità di chiedere: “Quanti anni ha e cosa preferirebbe ricevere?”. E così una bambola è arrivata sotto l’albero di Maria che tanto l’avrebbe voluta, un macchinina per Alberto e un puzzle per Giuseppe, mentre a Stefania il peluche e a Marco le costruzioni.

UN CENTINAIO LE FAMIGLIE AIUTATE
CON I REGALI PER I BAMBINI

Circa un centinaio le famiglie che aiutate dalla Caritas con i doni ai figli perché in ristrettezze economiche. Alcune erano situazioni già conosciute, altre no. “È stato il passaparola – spiega Fabiana Bacchi, del Centro d’ascolto Caritas – a far conoscere questa possibilità. Qualcuno pur di avere almeno un regalo per i figli ha vinto il timore e la vergogna di chiedere aiuto; qualcun altro ha aspettato che fossimo noi a proporglielo. Non si tratta solo di famiglie straniere, anzi: sono nuclei monogenitorali o famiglie in cui uno o entrambi i genitori hanno perso il lavoro. Alcune situazioni sono già seguite per le difficoltà nel pagamento delle utenze o di spese sanitarie o altro: il regalo di Natale non era certo la loro preoccupazione. Ma per un genitore non è facile dover spiegare al proprio figlio che quest’anno per lui Santa Lucia non arriverà e non troverà nulla sotto l’albero”. “Sono soprattutto le mamme – continua Fabiana Bacchi – che vengono a chiedere il giocattolo. Nessuno ha avuto particolari pretese, anzi ringraziano per l’opportunità offerta a prescindere da ciò che sarà dato”.

ANCORA MOLTI GIOCHI A DISPOSIZIONE

“Ci hanno riempito di giocattoli – prosegue ancora Nicoletta D’Oria Colonna – quasi sempre in ottimo stato. E nessuno ha posto condizioni, per esempio se dovessero essere dati a bambini italiani o stranieri. La risposta è stata ottima, più che per le richieste di denaro: quando si chiede qualcosa di concreto per esigenze concrete c’è sempre una maggiore generosità”. Alla vigilia di Natale, fanno sapere dalla Diocesi, gli uffici di Caritas cremonese hanno ancora molti giocattoli a disposizione. Per tale ragione, la proposta di “dono natalizio” è estesa anche ad asili o scuole che avessero necessità. Già fatta una prima consegna al vicino asilo Martini di Cremona.

Michele Ferro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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