Cronaca

Procreazione medico assistita, presentato ambulatorio in Ospedale

Un ambulatorio sulla procreazione medico assistita per assistere la coppia che vive la condizione di infertilità. E’ stato presentato all’Ospedale (7° piano) alla presenza di Simona Mariani (Direttore generale AO di Cremona), Camillo Rossi (Direttore sanitario AO di Cremona), Aldo Riccardi (Direttore UO di Ginecologia e Ostetricia – Presidio Ospedaliera di Cremona). La condizione di infertilità, definita come incapacità di concepire dopo 1 o più anni di rapporti intenzionalmente fecondi, interessa circa il 15%-20% delle coppie (dato stimato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità-OMS). Si tratta quindi di un problema di dimensioni sociali che oltre alla valenza sanitaria ne possiede altre di ordine psicologico, familiare e relazionale. L’infertilità di coppia è legata nel 35% circa dei casi al fattore femminile, nel 30% circa dei casi al fattore maschile; nel 20% dei casi si rilevano problemi in ambedue i partner e nel 15% dei casi l’infertilità rimane sconosciuta (infertilità inspiegata). La crescente richiesta da parte del pubblico di una Struttura che assista la coppia nel suo iter diagnostico e terapeutico all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, la necessità di offrire ottimi standard assistenziali in luoghi geografici facilmente raggiungibili per tutti gli utenti, hanno fornito le profonde motivazioni per creare un Ambulatorio di Fisiopatologia della Riproduzione di primo livello presso l’Ospedale di Cremona. Ecco alcune domande/risposte per capire meglio di cosa si tratta.

L’origine di questo progetto e quale l’approccio diagnostico terapeutico?

Questo progetto nasce dal desiderio di realizzare un ambulatorio in grado di affrontare il problema della coppia infertile, valutandola contestualmente, senza mai disgiungere il lavoro dell’andrologo/endocrinologo (lo specialista della fertilità maschile) da quello del ginecologo (dedicato alle problematiche d’infertilità femminile) e l’aspetto clinico da quello laboratoristico. Il risultato di questo approccio è indiscusso, ossia si ottengono maggiori percentuali di successo. I vantaggi pratici non sono solo statistici, ma anche umani. La coppia, infatti, è “accolta”nell’interezza della problematica infertilità.

Quali le indagini alle quali la coppia deve sottoporsi?

Varie sono le indagini offerte alle coppie della Medicina della Riproduzione per definire le potenziali cause di infertilità. L’esecuzione di tali indagini va opportunamente graduata sulla base della valutazione clinico -anamnestica e della loro differente invasività. L’esistenza di livelli diversi di diagnosi e cura deve garantire alla coppia che il percorso diagnostico sia coerente e uniforme sin dalla prima fase di richiesta di consulenza per infertilità. L’adeguatezza e completezza della documentazione dei test eseguiti e l’omogeneità degli standard diagnostici devono consentire di proseguire verso livelli di complessità superiore senza indebite perdite di tempo e risorse.

Quale il percorso diagnostico terapeutico proposto dal nuovo ambulatorio?

Il percorso diagnostico e terapeutico che intendiamo intraprendere nel suddetto Ambulatorio si attiene alla Legge 40/2004 ed alle linee guida esplicative della Legge stessa. Le procedure ammesse rientrano ovviamente nei limiti imposti dal codice deontologico e nella normativa generale che guida ogni atto medico. I dati personali dei pazienti e ogni altra informazione che possa in alcun modo individuare chi si sia sottoposto ad una procedura e a quale sono coperti dal segreto professionale.

Da chi è composta l’equipe multidisciplinare?

L’equipe è composta da Mariangela Rampino e Massimo Bontardelli (ginecologi), Antonina Impeduglia (biologa), Carlo Del Boca (Andrologo/endocrinologo) e Pietro Cavalli (genetista). E se necessario è possibile fruire di una consulenza della psicologo.

Come si accede all’ambulatorio?

Per accedere all’ambulatorio PMA è necessaria la prenotazione presso il CUP o telefonando al numero verde 800 638 638. Inoltre il rapporto diretto telefonico con l’Ambulatorio PMA sarà di fondamentale importanza per l’organizzazione dei cicli di trattamento (es. comunicazione da parte della paziente del giorno della comparsa della mestruazione per l’inizio della stimolazione, durante il monitoraggio della stimolazione, per la modificazione del protocollo terapeutico, per qualsiasi tipo di comunicazione relativa all’insorgenza di effetti collaterali).

A quale tipologia di paziente si rivolge l’ambulatorio?

All’ambulatorio PMA possono afferire almeno quattro tipologie di pazienti:

1. Coppie già studiate da medici esterni all’Ambulatorio PMA che chiedono di accedere alle procedure di PMA

2. Coppie che scelgono l’Ambulatorio autonomamente

3. Coppie inviate a procedure di PMA da professionisti ginecologi o andrologi inseriti nelle strutture degli Ospedali limitrofi e non.

4. Coppie che hanno già effettuato procedure di PMA con esito negativo.

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