Cronaca

E' in vendita l'ex Banca d'Italia Valore: 8.500.000 euro. La superificie lorda è di 7mila metri Tempo 4 mesi per le offerte

E’ da oggi ufficialmente in vendita l’edificio della Banca d’Italia di via Verdi 3, chiuso ormai da 5 anni. E’ stato infatti pubblicato il bando di gara con “l’invito a manifestare interesse” attraverso l’Advisor RTI Colliers International di Roma che cura l’intera dismissione del portafoglio immobiliare ricco di oltre 60 immobili distribuiti su tutto il territorio italiano con un valore di oltre 300 milioni di euro. Un portafoglio che comprende ex filiali ed alcune pertinenze ad uso residenziale distribuite su tutto il territorio nazionale, con una superficie totale di circa 240.000 mq.

IL VALORE E LA DESCRIZIONE DEL COMPLESSO

L'interno della struttura

Il prezzo base è molto inferiore rispetto alle prime stime (si parlò di 12-15 milioni di euro): oggi è ufficializzato a 8 milioni e 500mila euro. Il termine per la presentazione delle offerte è il 19 aprile 2013.  La superficie lorda dell’immobile è di quasi settemila metri. La scheda allegata al bando di gara ricorda come ” Il complesso è composto da un corpo principale (adibito a filiale dell’Istituto e residenze) e da fabbricati accessori (4 autorimesse ed altri locali tecnici e ripostigli) che trovano spazio all’interno del cortile. L’edificio costituisce un esempio architettonico degli anni ’50, che si sviluppa su 4 piani fuori terra, 1 piano copertura e 1 piano interrato ed 1 piano seminterrato. Il piano rialzato dell’edificio ospitava gli spazi dedicati alla banca, che si estendevano anche nel seminterrato (con box auto e locali tecnologici) e nell’interrato. Ai piani superiori trovano collocazione 9 unità residenziali (3 per piano), al piano sottotetto si trovano le soffitte degli alloggi e spazi di servizio. L’immobile presenta l’affaccio e l’accesso principale su Via Verdi, dove è presente un portico di proprietà della Banca ma di uso pubblico, mentre gli atrii degli appartamenti sono disposti sulle due vie laterali. I locali ad uso della banca, non più utilizzati, sono in buono stato, così come gli impianti tecnologici; alcuni locali ad uso direzionale devono invece essere ripristinati. Gli alloggi ad uso abitativo adiacenti sono in condizioni sufficienti ma presentano criticità allo stato degli impianti e la qualità media delle finiture è sufficiente”.

GLI ALTRI GRANDI IMMOBILI A CREMONA

Non sarà facile trovare un acquirente per il grande immobile che si affaccia su piazza Stradivari. Infatti ricordiamo come ci siano in città 1800 appartamenti vuoti, tra case in vendita, sfitti o malmessi. Ma finora sono andate deserte quasi tutte le vendite dei “grandi” immobiliaristi. Ad esempio l’ex Caserma Lamarmora di via Villa Glori da tempo è finito nell’elenco dei beni da “vendere” da parte dello Stato con il criterio di “federalismo demaniale”, cioè i comuni hanno la possibilità di acquisire, rivalutare ed eventualmente rivendere il bene. L’immobile – ex seminario Vida – è stato completamente risanato e sistemato una decina di anni fa, quando doveva diventare la sede dell’Archivio di Stato di Cremona. Poi tutto si fermò ed ora la splendida struttura è tra i beni alienabili dal demanio statale: il valore stimato è di 2.837.384 euro. Le ex carceri giudiziarie di via Jacini, attualmente sede della Procura della Repubblica, sono state messe a disposizione del Comune che dovrebbe esercitarne la prelazione. Il Comune infatti paga un affitto molto consistente per l’immobile e potrebbe acquistarlo al prezzo di poco più di due milioni di euro. La caserma Manfredini di via Bissolati è stata chiusa lo scorso 2 settembre, figura nell’elenco dei beni che il demanio militare vuole porre in vendita, perciò passerà nelle disponibilità del demanio civile. Il primo gruppo del IV reggimento è stato trasferito a Mantova. Ferme anche le vendite annunciate del palazzo della Banca Nazionale del Lavoro su corso Campi-via Cavallotti e dell’ex sede della Telecom in via Anguissola- via Cadolini.

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