Cronaca

Quattro ore per 80 chilometri Caos annunci, il treno parte mentre i viaggiatori salgono

Quattro ore per arrivare da Milano a Cremona. Situazione paradossale a Centrale per i pendolari cremonesi diretti a casa con il treno delle 17.15 per Mantova. Sul tabellone il treno è dato con 120 minuti di ritardo in partenza dal binario 22. L’annuncio sonoro comunica ai viaggiatori che il convoglio sta per lasciare la stazione milanese. I pendolari, sentita la comunicazione, si sono catapultati al binario e sono saltati sul treno che stava partendo. In realtà, le porte dovevano essere bloccate perché il convoglio doveva essere condotto in deposito. Ma gli annunci dicevano il contrario e i viaggiatori sono saliti da alcune porte rimaste aperte (per errore) mentre il treno cominciava la corsa. Il 2659 si è fermato 50 metri più avanti. I viaggiatori sono così rimasti bloccati all’interno delle carrozze, in attesa di sapere se il treno li avesse riportati in Centrale per poter prendere un’altra corsa oppure se avesse continuato. Alla fine, l’ordine arrivato è stato quello di proseguire, ma per 45 minuti i pendolari (senza comunicazione) hanno vagato lungo le linee milanesi fino a raggiungere la stazione di Milano Greco Pirelli (sosta non prevista nelle fermate della Milano-Mantova), dove il treno veniva dato con 150 minuti di ritardo. Oltre tre ore in più sulla tabella di marcia durante il tragitto. Alcuni viaggiatori hanno chiamato carabinieri e polizia per denunciare l’accaduto. “Vanno bene i disservizi, ma questo è troppo – racconta una pendolare sul 17.15 – Sono partiti mentre la gente saliva sul treno e ci hanno tenuto ostaggio nelle carrozze senza darci spiegazioni. Neanche i ferrovieri sapevano cosa dovevano fare. Veramente una vergogna”. Il treno che doveva partire alle  17.15 arriverà a Cremona intorno alle 21.30. Quattro ore per 80 chilometri da Milano a Cremona (il treno non proseguirà fino a Mantova). In ritardo anche gli altri treni: sul portale il 18.20 è oltre i 130 minuti, il 19.15 oltre i 65 minuti in più sul tabellone. L’ennesimo episodio di disservizi, aggravati da domenica dal malfunzionamento del programma per la gestione dei turni del personale.

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