Bollette e crisi, altro caso: niente acqua per nonna, figli e nipoti
Bollette non pagate per problemi economici e conseguente blocco delle utenze in casa: un’altra drammatica testimonianza si aggiunge a quelle già raccolte e verificate dal Comitato acqua pubblica. All’Amministrazione comunale viene chiesto di attivarsi con le aziende affinché siano garantiti livelli minimi di erogazione e piani di rientro accettabili per i clienti in difficoltà. Stavolta la vicenda coinvolge un uomo affetto da sclerosi multipla. Abita con la figlia e ha già ricevuto una tremenda comunicazione: le forniture di energia e gas saranno “staccate nell’immediato”. Vive con 700 euro al mese di pensione e ha già versato all’azienda, da luglio a oggi, 2400 euro, anche frutto di situazioni di morosità passate: “Si capisce che c’è l’impegno a pagare e ad avere una condizione regolare e onesta – si legge nella segnalazione con cui il caso è stato portato all’attenzione del Comitato -. Onestà è una parola che ripete spesso, perché si sente quasi un truffatore, un uomo che non riesce a dare sicurezza alla propria figlia”.
“La crisi ormai – sottolinea ancora la segnalazione -. è diventata il pretesto per lasciare gli ultimi sempre più ultimi, per non permettere agli individui di riscattarsi e di avere una propri dignità sociale, di poter lavorare, mantenersi e pagare anche quello che è necessario. A questo signore ho regalato pasta e pelati, come si fa con i gatti randagi: può bastare per dire che ho fatto quel che potevo?”.
AGGIORNAMENTO – ALTRA FAMIGLIA IN DIFFICOLTA’,
LA PENSIONE DELLA NONNA E UN LAVORETTO PRECARIO:
NIENTE PIU’ ACQUA E GAS IN CASA PER SEI PERSONE
Difficoltà economiche, soldi che non bastano, bocche da sfamare e impossibilità di far fronte alle bollette. Una situazione, questa, che accomuna diversi nuclei familiari del territorio.
Un’altra – delicatissima – storia è arrivata nelle ultime ore nelle mani del Comitato. E’ quella di una famiglia composta da nonna, due figli, dalla moglie di uno di questi due figli e da due nipotini, il più grande dei quali ha appena 5 anni. Non vogliono ovviamente comparire con nomi e cognomi. La condizione in cui si trovano è complicatissima. Hanno un debito di 1500 euro con l’Aem. Da due settimane sono senz’acqua e tra non molto perderanno anche la fornitura del gas domestico. La pensione della nonna è di appena 500 euro circa, i figli non trovano lavoro e la moglie di uno di questi due figli ha solo un piccolo contratto precario. Bisogna mangiare, poi le bollette, l’affitto, altri debiti. Durissima vivere così.
AGGIORNAMENTO/2 – CARROCCIO: TROVARE FONDI
TAGLIANDO GLI INCARICHI ESTERNI DEL COMUNE
“Purtroppo quanto segnalato dalla Lega Nord diverse settimane fa si sta avverando – afferma il Commissario cittadino della Lega Nord Stefano Borghesi attraverso una nota – sono sempre di più le segnalazioni di anziani e famiglie cremonesi in difficoltà economica che non riescono a pagare il riscaldamento e le utenze domestiche e i servizi sociali non riescono, per mancanza di risorse, ad aiutare tutte queste persone”.
“Ribadiamo la nostre proposte – continua Borghesi – il Comune dovrebbe cercare, forte del controllo di Aem, di trovare soluzioni per dilazionare e rateizzare le bollette e dovrebbe aumentare le risorse nel settore dei servizi sociali”.
“In che modo? – conclude Borghesi – eliminando alcuni incarichi esterni previsti nel 2013 come, ad esempio, quelli per ‘azioni di coordinamento del tavolo enti locali per la pace’ o per ‘pareri e patrocini legali’. E’ una questione di priorità, credo che gli amministratori comunali in una situazione di simili ristrettezze economiche, oltre che farsi i complimenti da soli per avere diminuito le consulenze previste per il 2013, dovrebbero usare i fondi a loro disposizione in primis per risolvere questi problemi ”.
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