Lettere

Distacchi: un problema che parte da lontano…

da Giacomo Bazzani

Bene, anzi benissimo, ha fatto il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese a denunciare l’autentico schifo perpetrato ai danni di inermi cittadini da parte di alcuni “novelli Mr. Scrooge” (e che non sono per niente una “cifra irrisoria”, ma quant’anche lo fossero sarebbe ugualmente uno schifo), e Rifondazione Comunista è impegnata direttamente in questa autentica battaglia di civiltà partecipando alla sacrosanta indignazione che sta crescendo di ora in ora per una vicenda che letteralmente grida vendetta.

Ma è il caso pure di ricordare che questo disastro ha una data di inizio ben precisa, e cioè il voto unanime, e sottolineo unanime (tranne, per la verità, un astenuto che tuttavia il giorno dopo si affrettò a dichiarare che si era sbagliato…), col quale un paio di anni fa il Consiglio Comunale di Cremona ha deciso di svendere la sua partecipata (AEM Gestioni) a Linea Group.

Da quel momento la “sovranità” del Comune sulla sua ormai ex partecipata è venuta meno, ed il Sindaco, tramite AEM SpA, è semplicemente un socio che aspetta l’assemblea di Giugno per conoscere il dividendo che gli arriva, se gli arriva.

Anzi, oltre al danno la beffa perché nei casi di morosità la ormai privata AEM Gestioni, diventata una delle tante scatole cinesi di quel carrozzone liberista che si chiama Linea Group Holding, si limita a scaricare il problema sui servizi sociali, esattamente come fa una qualsiasi impresa quando ricorre alla cassa integrazione per i suoi dipendenti. E’ il liberismo bellezza, verrebbe da dire.

Bene, anzi benissimo, ha fatto anche Maura Ruggeri a presentare un’interrogazione urgente per la convocazione della commissione affari sociali allo scopo di condividere un piano di solidarietà ed emergenza, ma sarebbe il caso che il PD ammettesse pure il tragico errore fatto due anni fa quando diede il suo appoggio ad un’operazione disgraziata i cui esiti erano ampiamente annunciati (ed i cui rischi vennero allora denunciati da Rifondazione Comunista e dai Comitati).

Per cui va benissimo quel piano, ma sarebbe solo un palliativo perché non risolverebbe il problema. Ed il problema lo si risolve solo facendo ritornare le comunità locali ed i lori sindaci proprietari diretti delle aziende di servizi pubblici, ad iniziare dal servizio idrico per il quale si apre una settimana decisiva.

L’approccio liberista alla gestione dei Servizi Pubblici Locali ha già ampiamente dimostrato, in tutt’Italia, il suo fallimento. A Cremona si sarebbe ancora in tempo per tornare indietro e questa scandalosa vicenda può essere l’occasione giusta per farlo.

Lasciando al loro destino quei politici che sul loro profilo di FB si intristiscono perché il gelo ha rovinato i gerani sul balcone, chiediamo a tutti i cittadini uno sforzo di mobilitazione accanto al Comitato per costringere AEM a riallacciare le utenze staccate e ridare quindi dignità alle persone, per convincere il Comune a ricorrere a tutti i mezzi necessari per risolvere la situazione contingente, e per premere sulla politica perché faccia ritornare nelle mani dei sindaci, e cioè di tutta la comunità, le aziende di servizi pubblici.

Riprendiamoci le nostre aziende, “riprendiamoci la vita, la terra, la luna e l’abbondanza” che ci stanno togliendo.

Giacomo Bazzani
Circolo Rosa Luxemburg
Rifondazione Comunista Cremona

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