Lavoro in crisi, continua la crescita record della cassa integrazione
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Continua la crescita da record della cassa integrazione nella provincia di Cremona, l’area più colpita dell’intera Lombardia. Ennesimo segnale della crisi che sta “mordendo” il territorio. Dopo i preoccupanti numeri di ottobre (leggi l’articolo) ecco quelli di novembre, da considerare assieme alla negativa analisi sui licenziamenti (leggi l’articolo). Lo studio è firmato dalla Cgil, su dati Inps.
LA SITUAZIONE IN REGIONE
A livello regionale la cassa in deroga rappresenta il 27% del totale; complessivamente (sempre a livello lombardo) la cassa integrazione, nel rapporto tra il 2011 e il 2012 (periodo gennaio-novembre) è aumentata dell’8,65% (222.583.734 il totale di ore autorizzate); la cassa ordinaria cresce del 56,20%, (91.548.929 ore autorizzate in totale), quella straordinaria si riduce del 21,15%, (76.240.457 ore), mentre quella in deroga cresce del 10,55% ( 54.794.348 ore). Il settore più colpito è quello dell’artigianato con un +26,79%. La variazione della cassa integrazione tendenziale è pari a +0,35%, mentre la variazione congiunturale, cioè la variazione sul mese precedente (novembre su ottobre), è pari a 10,42%.
IL PRIMATO DI CREMONA
Osservando le singole province nel confronto tra 2011 e 2012 (intervallo gennaio-novembre) si nota (purtroppo) il primato cremonese. Queste le zone con incremento maggiore delle ore di cassa integrazione: Cremona (31,72%), Bergamo (30,96%), Mantova (28,02%), Sondrio (25,75%) e Varese (17,17%).
Se invece consideriamo l’incidenza della cassa sulla popolazione lavorativa dipendente, troviamo: Lecco al 7,60%, Varese al 7,26%, Brescia al 6,38%, Como al 5,96%, Bergamo al 5,06%, Cremona al 3,99%, Mantova al 3,59%, Pavia a 3,46%, Lodi al 2,99%, Milano al 2,28%, Sondrio all’1,87%. La media regionale si colloca a 4,14%.
Michele Ferro
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