Cronaca

Ancora caos treni, due ore e mezza per tornare da Milano a Cremona Il Pd chiede un'audizione dell'assessore

Sopra, il tabellone a Milano Centrale

AGGIORNAMENTO – Caos treni. Mentre Trenord alle 17.42 manda un comunicato stampa con scritto: ‘Il traffico ferroviario in regione Lombardia, che da domenica sera sta registrando ritardi e soppressioni in seguito a problemi al nuovo sistema informatizzato di gestione dei turni del personale, sta lentamente tornando alla normalità. È stato rafforzato lo staff di tecnici informatici e il presenziamento nelle sale operative. I tecnici hanno individuato le cause del malfunzionamento del nuovo sistema e sono al lavoro 24 ore su 24 per apportare le necessarie modifiche al software”, i pendolari di rientro da Milano stanno aspettando già da mezz’ora di iniziare il viaggio verso casa. Il treno 2659 delle 17.15, infatti, è ancora fermo in Centrale. Partirà con 53 minuti di ritardo (e ne accumulerà fino a 88) sulla tabella di marcia, condannando i viaggiatori cremonesi all’ennesimo ritorno ‘disastrato’.
Intanto, la rettifica (puntuale) di Trenord: “Dalle 17,30 di questa sera, la circolazione del servizio ferroviario regionale è tornata fortemente perturbata. Fino a quell’ora avevano circolato poco meno del 90% dei treni programmati. Segnalati disagi in particolare per i treni in partenza dalle stazioni milanesi”. Infatti, ritardi anche per il treno successivo per Mantova delle 18.20 con circa 35 minuti. Per il 19.15 partito da Centrale con oltre 50 minuti (accumulerà più di un’ora durante il viaggio). Sul 2663, inoltre, segnalazioni dei viaggiatori riguardanti luce e riscaldamento spenti ad un certo punto del tragitto. E per il 2665 delle 20.20 con circa 20 minuti in più sul tabellone.
Sui social network cresce la rabbia dei pendolari e circolano le immagini dei disservizi: l’ultima quella di un sedile ricoperto dalla neve, fotografato sul treno delle 7.33 di sabato per Milano.
L’ennesimo disagio sulla linea Mantova-Cremona-Milano in questi due giorni di caos dovuto al malfunzionamento del sistema informatico per la gestione dei turni del personale che ha visto ritardi già da domenica.
E la questione diventa un caso politico. I consiglieri regionali del PD, membri della Commissione Trasporti in Consiglio regionale, Agostino Alloni, Franco Mirabelli, Stefano Tosi, Francesco Prina e Giuseppe Villani, assieme ai colleghi Fabrizio Santantonio, Luca Gaffuri e Giovanni Pavesi hanno richiesto al presidente Rienzo Azzi con una lettera di convocare con urgenza un’audizione dell’assessore regionale ai trasporti Andrea Gilardoni per relazionare in merito ai disservizi registrati in questi due giorni e sulle misure attivate per ripristinare la corretta operatività del servizio ferroviario regionale.
“Siamo consapevoli che l’attività istituzionale del Consiglio regionale sta vivendo la fase di gestione ordinaria delle attività che solitamente prevede l’attenzione ai soli atti indifferibili – dichiarano i consiglieri del PD –  ma i pesanti disagi vissuti dai pendolari in questi giorni e la vicenda che ha coinvolto l’Amministratore delegato di Trenord, Giuseppe Biesuz ci spingono a chiedere, con la massima urgenza, un’ audizione in Commissione V dell’assessore Gilardoni per avere deve delucidazioni su quel che è accaduto e  per conoscere gli strumenti messi in campo per ripristinare la gestione del trasporto ferroviario lombardo. Ci auguriamo che venga accolta la nostra richiesta”.

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