Storioni e anguille ripopoleranno il Po In arrivo "scalette" per aggirare lo sbarramento di Isola Serafini
Storioni, anguille e cheppie torneranno a transitare nelle acque del Po. Passeranno attraverso la Pianura Padana per il “viaggio della sopravvivenza” dal mare ai laghi o fiumi alpini e viceversa per depositare le uova. E’ stato presentato il grandioso progetto che farà cadere l’ultima barriera sul Grande Fiume, la diga di Isola Serafini. Si tratta di due scale di risalita che aggirano la diga e consentono di ripristinare la libera circolazione dei pesci. 7 milioni di euro il costo del progetto a cui hanno partecipato Provincia di Piacenza, Regione Lombardia e Regione Emilia Romagna, cofinanziato dai fondi Ue per un valore di 3,4 milioni e da EnelGreen Power (proprietaria della diga) per 500mila euro. Il progetto consentirà a storioni (anche di grandi dimensioni, fino ai 2 metri), anguille, cefali e cheppie di beneficiare di questo corridoio fluviale, risalendo e aggirando la centrale idroelettrica di Isola Serafini. Le due scale di rimonta ittica permettranno anche il prelievo selettivo dei pesci invasivi, uno su tutti il siluro. E faranno anche contenti gli appassionati di pesca sportiva e gli amanti della natura che avranno un Po ripopolato. La durata dei lavori per la costruzione dei corridoi è di cinque anni. L’autorità di bacino del Po è partner ed ente di supporto istituzionale per il coordinamento e monitoraggio dei passaggi delle specie ittiche.
LA CENTRALE DI ISOLA SERAFINI
Lo sbarramento (lungo 400 metri) di Isola Serafini è composto da 11 luci, sbarrate da paratie che servono per regolare il livello dell’acqua. La centrale EnelGreenPower lavora 1000 metri quadrati di acqua al secondo, mentre 800 sono regolati all’interno del corso del Po. Annualmente produce tra i 450 e i 490 gigawatt ora, sfruttando quattro turbine e gli alternatori che producono energia elettrica. L’impianto è il più importante in Italia e tra i più significativi in Europa.
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